E probabilmente l’Asl, a quanto pare, potrebbe fare di tutto per non “mollare” completamente la gestione dell’ospedale di Tortona al soggetto privato.

E’ quello che si evince dal comunicato stampa diffuso dal Comune di Tortona questa mattina, giovedì 28 gennaio, dopo l’incontro che si è svolto ieri in Alessandria alla presenza dei Sindaci Federico Chiodi e Gianni Tagliani (nella foto) e che riportiamo a fine articolo.


Molti colleghi giornalisti (se non quasi tutti) pubblicheranno integralmente il Comunicato, fungendo da semplici registratori di quello che avviene, senza entrare veramente nel merito della questione e nel cuore del problema, perché oggi il mondo dell’informazione, purtroppo, quasi sempre riporta il parere e le parole altrui, senza mai prendere posizione o scavare veramente a fondo in quello che è la politica.

Oggi Cronaca però è diverso e non funge solo da cassa di risonanza di politici, amministratori e potenti, ma dice esattamente quello che c’è dietro le semplici parole.

Il problema dell’ospedale di Tortona è noto e da diversi mesi, ormai, si era anche fatta strada l’idea di darlo tutto in gestione al privato. In convenzione, ovviamente, ma l’Asl di Alessandria, a quanto pare, non è mai stata completamente favorevole a questa soluzione ed ecco che adesso, un po’ dopo la presa di posizione dei Sindaci e un po’ per il diktat dalla Regione, sembra abbia deciso di attivarsi veramente per potenziare l’ospedale di Tortona.

Già perché l’idea di fornire il nosocomio tortonese solo di attrezzature per l’ortopedia (una seconda colonna) e in chirurgia (si è parlato di robotica per Tortona) così com’era stato ipotizzato, non è certamente l’ideale per potenziare l’ospedale, ed ecco che dall’incontro di ieri sono arrivate delle novità: oltre alla già pluricitata Fisiatria, queste riguardano il coinvolgimento dell’ospedale di Alessandria (ASO) e ovviamente il Soggetto privato, che faranno entrambi parte del “Gruppo di lavoro” incaricato di elaborare il progetto di valorizzazione e potenziamento dell’ospedale, ma soprattutto – ed è questa la novità – di “superare” i famosi vincoli della Legge regionale 1/600 che ha smembrato l’ospedale di Tortona e che di fatto impedisce la realizzazione di nuovi reparti a Tortona rispetto a quelli che invece ci sono già o sono già stati ipotizzati (Fisiatria).

Lo abbiamo messo in neretto nel Comunicato stampa del Comune, perché quelle sono veramente le cose più importanti che potrebbero cambiare il futuro dell’ospedale di Tortona e farlo diventare una struttura d’avanguardia.

IL COMUNICATO DEL COMUNE DI TORTONA

Si è svolto mercoledì 27 gennaio l’incontro presso l’ASL di Alessandria a cui hanno partecipato il direttore generale Valter Galante, il Sindaco di Tortona Federico Chiodi, il presidente dell’assemblea dei Sindaci del CISA Gianni Tagliani e il presidente del CISA Riccardo Parlati, per un confronto che segue il documento, sottoscritto dai Sindaci del Tortonese, che chiedeva alla Regione Piemonte il potenziamento dell’ospedale di Tortona.

L’Assessore regionale alla Sanità del Piemonte ha dato mandato all’Asl Al e all’Aso di elaborare un piano di sviluppo organico e tecnologico dell’ospedale di Tortona. Ci sarà un confronto interaziendale non solo con le strutture regionali ma anche con l’Azienda Ospedaliera, il privato accreditato e la nostra Asl, per mettere a punto un progetto di potenziamento dove saranno inserite figure professionali, competenze e nuove strutture di supporto. Si andrà verso lo sviluppo di un modello che possa integrare i reparti affinché le specialità non siano singole, come siamo abituati oggi a considerarle, ma integrabili formando un intreccio di competenze e nuovi assetti all’interno della struttura.

Importante sarà l’investimento a livello tecnologico che riguarderà soprattutto l’Ortopedia, la Chirurgia e la Riabilitazione; a tal proposito è già stato effettuato il concorso per le attrezzature del nuovo reparto di Riabilitazione.

L’Assessorato regionale, nel confermare in questo primo step i confini tracciati dalla delibera 1-600 del 2014, ha invitato il direttore generale Valter Galante a verificare la possibilità di superarli con la creazione di strutture nuove, ma che diano la possibilità di garantire i servizi richiesti dai Sindaci nell’ambito di alcune delle specialità presenti. 

Asl, Aso e privato accreditato concorreranno al potenziamento della struttura ciascuno per la propria competenza: l’Asl potenziando le strutture già presenti e concentrandosi sui punti di forza dell’ospedale come l’Ortopedia, la Chirurgia, la Senologia e il reparto diagnostico della Radiologia; l’Aso sostenendo l’attività specialistica soprattutto a livello ambulatoriale; il privato fornendo le competenze attualmente non presenti nell’ospedale. 

“E’ la prima volta – ha dichiarato il Sindaco Chiodi – da quando l’ospedale è stato declassato, che l’ASL si confronta con il territorio per un progetto di rilancio della struttura. Seguiremo con molta attenzione lo sviluppo del piano e saremo lieti di confrontarci nuovamente con la Regione sul progetto definitivo. Il mandato conferito ad Asl e Aso è piuttosto ampio, ma credo sia arrivato il momento di essere ambiziosi. L’obiettivo dei Sindaci rimane quello di garantire i servizi ai cittadini”.