Con una sobria cerimonia a carattere interno, in linea con le direttive della Superiore Gerarchia e nel rispetto delle misure di sicurezza anti covid-19, alle ore 10.30 di oggi le Fiamme Gialle di Alessandria hanno celebrato, presso la Caserma “Cap. Carlo Blengio M.B.V.M.” di Corso Felice Cavallotti, il 246° anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.

La cerimonia si è svolta alla presenza del Prefetto Vicario della Provincia di Alessandria, Dott. Paolo PONTA, del Comandante Provinciale Col. Massimiliano Pucciarelli, dei Comandanti dei Reparti territoriali e di una rappresentanza di Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri nonché di una delegazione delle Sezioni A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) di Alessandria e Acqui Terme, a testimonianza della continuità di intenti tra chi ha servito con onore lo Stato e chi continua a servirlo.


Nel corso dell’evento è stata data lettura del messaggio indirizzato alla Guardia di Finanza dal Presidente della Repubblica, dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale del Corpo – Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana ed è stata recitata la “Preghiera del Finanziere”.

Si enunciano di seguito i principali risultati di servizio conseguiti dalle Fiamme Gialle alessandrine, nell’anno 2019, nei vari settori operativi.

BILANCIO OPERATIVO DEL 2019

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI 

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.

Un’azione che, nel corso del 2019, ha portato le fiamme gialle alessandrine all’esecuzione di 439 interventi ispettivi e di 59 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare 69 reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione) e di denunciare 86 soggetti

Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 1.184.288 di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 18.545.197 di euro

I casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni della residenza fiscale, manipolazioni dei prezzi di trasferimento e illecita detenzione di capitali all’estero,sonoin tutto 2.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 2 i casi scoperti di societàcartiere” utilizzate per evadere l’I.V.A., anche mediante indebite compensazioni. 

Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 121 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali principalmente operanti nel settore dell’edilizia, della manifattura in genere e delle prestazioni di servizi), che hanno evaso complessivamente 8.198.710 di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 96 datori di lavoro per aver impiegato 354 lavoratori in “nero” o irregolari (occupati irregolarmente soprattutto nel settore della ristorazione, della prestazione di servizi, nell’oreficeria e gioielleria).

Ammontano, invece,a 30 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale mediante servizi di contrasto ai traffici illeciti. 

Fortemente intensificate anche le indagini contro il commercio internazionale della fauna e della flora in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington (c.d. C.I.T.ES.): nel 2019 il Corpo ha partecipato, quale Autorità nazionale competente, alle principali operazioni internazionali congiunte nel settore, eseguendo, negli spazi doganali provinciali, 2.124 controlli.

Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti nell’anno 2019 47 controlli riscontrando 12 violazioni.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA 

La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2019, 10 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.

82 sono gli interventi complessivamente svolti, nel 2019, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 7 deleghe svolte con la Corte dei conti.

Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 2.740.603 di euro.

Per quanto concerne gli strumenti finanziari della Politica Agricola Comune, sono state scoperte, a livello provinciale, indebite percezioni e/o richieste di contributi per 216.983 euro.

Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 2.594.283 di euro, a carico di 8 soggetti. Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 7 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore.Tra questi figurano anche soggetti titolari di reddito d’impresa.

Riguardo al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, sulla cui delega, nel corso del 2019, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.

Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino connotati da concreti ed immediati profili di rischio, focalizzando l’attenzione sulla conclusione di negozi giuridici da parte di soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie, su settori di particolare rilevanza strategica o ancora sul reimpiego di proventi illeciti nei cc.dd. “beni rifugio” (diamanti, metalli preziosi, valute pregiate, opere d’arte, reperti archeologici, ecc.), nonché connessi con la gestione dell’emergenza sanitaria.

In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico. Questo obiettivo ha visto realizzarsi la sinergica azione del Servizio Centrale I.C.O. con i Gruppi di Investigazione sulla Criminalità Organizzata e con tutti i Reparti territoriali.

L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio. 

È stata, tra l’altro, conferita priorità all’analisi di quei contesti legati alla fase emergenziale e post emergenziale, che vengono delegati con immediatezza ai Reparti competenti per i conseguenti sviluppi operativi, in relazione alla possibile connessione con tentativi di infiltrazione della criminalità nel sistema economico, alle pratiche speculative sui prezzi dei dispositivi medici di protezione individuale o alle procedure di approvvigionamento di materiale medico, nonché, in prospettiva, con l’utilizzazione delle provvidenze che saranno poste a disposizione di cittadini e imprese per superare la contingente crisi economica.

Altra importante direttrice, anche in prospettiva futura, dell’azione della Guardia di Finanza per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo è rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio.

Sempreallo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.

Nel corso del 2019, invece, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 9 soggetti, mentre i provvedimenti di sequestro operati hanno raggiunto, rispettivamente, la quota di 3.878.409 di euro. Tali misure ablative ricomprendonol’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, conseguenti allo svolgimento di 7 accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc.

Sono stati eseguiti 629 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. 

In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 2 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 6 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 866.175 euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 775.442 euro

Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a circa 254.632 euro, su un totale di patrimoni risultatidistratti di 64.379.152 di euro

Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro è stato effettuato il sequestro di valuta per un valore complessivo di oltre 27.000 euro.  

Tra le attività del Corpo svolte nel 2019 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si pongono quelle – convergenti su 3 Piani operativi – a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.

In tali ambiti, i Reparti operativi della Provincia di Alessandria hanno effettuato 35 interventi e dato esecuzione a più di 18 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro di 40.844 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri.

CONTROLLO DEL TERRITORIO  E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI

Il controllo del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato attraverso un dispositivo d’intervento unitario.

Nel corso del 2019 il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Alessandria ha proceduto al sequestro, complessivamente, di oltre 7.468 grammi di sostanze stupefacenti di cui 3.907 di hashish e marijuana, 3.561 di cocaina, arrestando 9 narcotrafficanti.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.

Circa 7.700 i controlli svolti dalla Guardia di Finanza a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19: 32 i soggetti, a vario titolo, denunciati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza. A seguito di specifiche segnalazioni pervenute dalla locale Prefettura, sono stati effettuati 22 controlli ad aziende correlate a filiere autorizzate ad operare nel periodo del lockdown, in osservanza delle disposizioni impartite con il D.P.C.M. 10 aprile 2020.

Incessantemente è continuata la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, attraverso l’esecuzione di 314 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia

Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, nel medesimo arco temporale, le attività sono state svolte, in linea con l’evoluzione del contesto esterno, riservando prioritaria attenzione alle condotte più marcatamente illegali e fraudolente. 

L’impegno profuso in tale comparto operativo, si è, in particolare, concretizzato con il sequestro di beni per un valore pari a 3.145.376 di euro a seguito di 1 intervento in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

Nei primi mesi del 2020, per i reati di contraffazione e frode in commercio nonché per violazioni alle norme in tema di sicurezza prodotti, sono stati denunciati 14 soggetti per ireati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, constatate sanzioni amministrative in due casi e sottoposti a sequestro di 91.743 mascherine e dispositivi di protezione individuale, circa 229 confezioni di igienizzanti (venduti come disinfettanti).Oltre 65.000 mascherine sono state proposte per la requisizione da parte del Commissario straordinario, su richiesta di Reparti del Corpo e su conforme avviso delle competenti Autorità penali e amministrative, per essere distribuiti a strutture della Protezione Civile, ospedali, enti pubblici.

Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni. In questo ambito, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo/distributivo dai quali hanno tratto origine le speculazioni. 

Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia da COVID-19, che ha interessato l’intero territorio provinciale, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego giornaliero medio di circa 25 militari.