Il vescovo di Tortona Vittorio Viola, interviene duramente nei confronti della Società attuale che non privilegia l’uomo e il lavoro; una società dove l’economia attuale è sbagliata. Lo ha fatto con un grande, grandissimo discorso sulla situazione economica attuale e su come oggi l’economia e il lavoro non siano ottimali.

Lo ha fatto nei giorni scorsi durante la rassegna “Il Sesto stato”.

Un discorso molto forte quello della capo della Chiesa tortonese che si rifà a quanto Papa Francesco ha detto recentemente.

“Il sistema economico attuale è un sistema che crea disoccupazione – ha detto Vittorio Viola -e non crea lavoro perché non è un sistema equo. È un sistema che si basa sulla disoccupazione, che genera scarti e questi scarti sono le persone“

Secondo il Vescovo siamo in presenza di un’economia sbagliata: “Creare scarti -ha aggiunto – è una cosa micidiale.“

Il vescovo di Tortona si riferisce al fatto che sono in tanti a perdere il lavoro e vengono emarginati dalla società perché quando si perde il lavoro ad una certa età è poi difficiole ritrovarlo.

Il capo della chiesa Tortonese, però è andato anche oltre e analizzando esattamente come funziona il sistema economico attuale: “E’ un’esortazione del mercato libero – ha Viola – e un esasperato nel libero mercato diventa un mercato selvaggio. La globalizzazione porta la cultura dell’indifferenza e l’indifferenza  verso lo scarto. L’indifferenza nelle relazioni e devastante ed è l’antitesi del lavoro perché il lavoro mette al centro la persona mentre le sistema ha economico devasta l’umanità.“

“La nostra – ha concluso il Vescovo di Tortona –  non è una crisi solo economica, è una crisi antropologica: un modello così di economia non dà spazio alla dignità della persona e alla creazione. Abbiamo infettato il lavoro con sfruttamento e malattie sociali, inoltre abbiamo un’economia distruttiva del lavoro perché si basa sulla finanza, ma  i soldi non si fanno con i soldi ma con il lavoro e noi abbiamo perso il rapporto denaro/lavoro e stiamo servendo l’idolo del denaro. Un’idolatria che ci ha incatenato.“

Per il capo della Chiesa tortonese  questi sono temi molto importanti su cui bisogna assolutamente riflettere.