Il dado è tratto e a quanto pare non si può tornare indietro. Questo sembra voler dire il Comune di Diano Marina alla Provincia di Imperia e ai Comuni dell’ambito andorese-imperiese approvando l’acquisto delle azioni della società ATA di Savona, malgrado sia in corso un contenzioso giudiziario proprio sulla decisione del Comune di Diano Marina di non voler far parte di quell’ambito per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ma proseguire con l’azienda savonese che sta effettuando attualmente la gestione dei medesimi.

L’atto amministrativo con cui il Comune di Diano Marina ha deciso di versare l’importo complessivo di  3.789,95 euro a favore del Comune di Vado Ligure per l’acquisizione della partecipazione azionaria nella società ATA, non è però un atto bellicoso nei confronti della provincia, ma semplicemente il prosieguo di un’iter che il Comune ha deciso di seguire per evitare di trovarsi in piena emergenza rifiuti, perché solo acquistando le azioni dell’Ata, come socio della stessa società, il Comune può continuare ad incaricare la società di provvedere alla raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, visto che la convenzione per gestire i rifiuti nell’ambito andorese-imperiese non è stata sottoscritta in quato Andora aveva potere di veto su tutto e questo a Diano Marina (ed altri 4 comuni del Golfo) non è piaciuto.

Una “querelle” che ha portato in Tribunale perché la provincia si è opposta e il primo grado di Giudizio è stato vinto dalla stessa provincia di Imperia.

Eppure malgrado questo, Diano marina ha deciso di tirare dritto e di continuare nella sua azione. Ma c’è di più: la Giunta comunale dianese, nel confermare l’acquisto delle azioni ATA ha spiegato il motivo per cui non si è fatta intimorire dalla (temporanea) sconfitta al TAR:

“Il tribunale amministrativo regionale, in sede cautelare – affermano in Comune a Diano Marina –  se ritiene che le esigenze del ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito, fissa con ordinanza collegiale la data della discussione del ricorso nel merito. Nello stesso senso può provvedere il Consiglio di Stato, motivando sulle ragioni per cui ritiene di riformare l’ordinanza cautelare di primo grado; in tal caso, la pronuncia di appello è trasmessa al tribunale amministrativo regionale per la sollecita fissazione dell’udienza di merito”

Secondo il Comune  dispositivo emesso dal TAR non si evincono come apprezzabili le esigenze del ricorrente ma il Tribunale si è limitato a qualificare il proprio dispositivo sotto il profilo della la adeguata tutelabiltà delle esigenze del ricorrente.

 

Tra le delibere in approvazione molto importante sarà quella all’ultimo punto, cioé  l’Approvazione Statuto della Società ATA di Savona, atto propedeutico all’ingresso del Comune all’interno della società savonese che consentirà all’azienda di continuare ad effettuare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Diano Marina, quindi non ha nessun ripensamento sulla decisione di abbandonare l’ambito Imperiese-andorese e continua dritta in questa direzione malgrado il contenzioso in atto con la Provincia di Imperia.

Un atto importante quello che verrà approvato mercoledì sera, perché traccia un solco, forse indelebile, nella decisione di proseguire con l’Ata. Un atto che farà da traino a quelli successivi che saranno avviati da altri quattro Comuni del Golfo Dianese: Diano Castello, Diano San Pietro, Diano Arentino e Villa Faraldi che, alla stregua di Diano Marina, hanno scelto di non aderire all’ambito.

Un ambito che a questo punto si ritroverà solo con i comuni del bacino di Andora e in aggiunta quelli di Cervo e San Bartoloemo al Mare.