Gent.mo Direttore,
Vorremmo fare alcune considerazioni in merito alla proposta fatta dal neo Assessore al Turismo, relativa all’introduzione della Tassa di Soggiorno.
A nostro avviso questa iniziativa non è altro che l’ennesimo prelievo oneroso imposto al cittadino-turista che di fatto rimarrà fine a se stesso.
Reinvestire una buona parte del ricavato di questa tassa in promozione turista, per pubblicizzare una città che di fatto presenta enormi carenze a livello di strutture ricettive per i turisti (parcheggi, rimozione di barriere architettoniche, facilità di accesso ai mezzi pubblici, segnaletica almeno verticale multilingua, connettività pubblica con wi-fi tanto per citarne alcune), dovrebbe essere il passo immediatamente successivo al riportare la città ad un livello di appetibilità turistica, e non viceversa.
Pensiamo per esempio alla difficoltà che potrebbe incontrare un turista in mancanza di una segnaletica a cartelli multilingua, nel momento in cui si dovesse trovare nella condizione di conferire  la propria spazzatura.
Oppure nel far capire che ogni terzo mercoledì del mese c’è il lavaggio strade e che oltre al verbale da pagare, dovrebbe andare a recamparsi la macchina nel garage deposito e dover sborsare altro denaro per potersela riprendere.
Senza contare tutto il discorso ormai tristemente consolidato legato agli scippi, ai venditori abusivi, ai prezzi troppi alti per il servizio reso e chi più ne ha più ne metta.
Sanremo dovrebbe avere un calendario manifestazioni molto più ampio e di durata maggiore, e non limitarsi al solo periodo estivo.
La lista potrebbe essere ancora lunga, ma visto che i problemi sono ultra conosciuti, non e’ il caso di stare ad elencarli tutti.
Concludendo ribadiamo il concetto che prima di infilare le mani nelle tasche di decide di trascorre le proprie vacanze qui a Sanremo, cercate di fornire prima al turista qualche motivo in più per poterci venire e, soprattutto, per pensare di poterci tornare.

Alessandro Condo’
Roberto Pardini
Giovanni Calvi