Sono 13mila in Piemonte le lettere dell’Agenzia per segnalare anomalie

Ecco come rimediare o dialogare con le Entrate per eliminare gli errori

Sono 13.364 i cittadini residenti in Piemonte che nei prossimi giorni riceveranno una comunicazione da parte delle Entrate, per essere informati di possibili errori o dimenticanze nei redditi dichiarati per il 2012 e consentire loro di “correggere il tiro” dialogando con l’Agenzia. Un operazione nel segno della compliance: in altre parole, per facilitare al massimo il contribuente nel corretto adempimento fiscale.

Le lettere arriveranno via PEC o via posta ordinaria: l’Agenzia spiegherà ai contribuenti interessati quali sono le  somme che, dall’incrocio con i dati in Anagrafe tributaria, non  risultano correttamente indicate nella dichiarazione relativa ai redditi dell’anno 2012. Le lettere riguardano le “persone fisiche”, tra cui i titolari di partita Iva, e verranno inviate gradualmente in modo da poter fornire adeguata assistenza a tutti i cittadini interessati. L’operazione si concluderà nel mese di settembre.

La “mappa” del Piemonte – Questo il dettaglio delle comunicazioni in partenza per le province del Piemonte:

Ø  Provincia di Alessandria        1.250

Ø  Provincia di Asti                     591

Ø  Provincia di Biella                  469

Ø  Provincia di Cuneo                 1.408

Ø  Provincia di Torino                7.691

Ø  Provincia di Novara               1.094

Ø  Provincia del VCO                  428

Ø  Provincia di Vercelli              433

Come fare – Il dettaglio degli elementi di anomalia riscontrati sarà disponibile all’interno del “cassetto fiscale” di ciascun contribuente, nella nuova sezione “L’Agenzia scrive”, dedicata alle comunicazioni pro-compliance. Chi ritiene di essere in regola potrà mettersi in contatto con l’Agenzia e correggere gli eventuali errori (attraverso il centro di assistenza multicanale o presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate).

Se invece il contribuente riconosce i rilievi evidenziati dall’Agenzia, può correggerli tramite il ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione integrativa, versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e beneficiando della riduzione delle sanzioni ad un sesto di quelle ordinarie. In questo modo, potrà evitare un atto di accertamento vero e proprio.

Quali “errori” fanno scattare l’avviso del Fisco – Le comunicazioni riguardano anomalie relative ad alcuni redditi, che, dai dati in possesso dell’Agenzia, risulterebbero non dichiarati, in tutto o in parte, nella dichiarazione modello Unico o 730 presentata nel 2013. Errori o dimenticanze che, in passato, avrebbero subito fatto partire l’avviso di accertamento e che invece, con la nuova impostazione impressa ai controlli, vengono preventivamente sottoposti all’attenzione del contribuente. Di seguito il dettaglio.

Redditi che non risultano dichiarati

Fonte informazione

Redditi di lavoro dipendente e assimilati

Modello 770 presentato dal sostituto d’imposta

Assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge

Modello 730 o Modello Unico presentato dall’ex coniuge

Redditi di partecipazione in società di persone, in società a responsabilità limitata a ristretta base proprietaria che hanno optato per il regime della trasparenza

Modello Unico Società di Persone o Modello Unico Società di Capitali presentato dalla società

Redditi di capitale relativi a utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali

Modello 770 presentato dalla società

Redditi di lavoro autonomo non derivante da attività professionale e alcune tipologie di redditi diversi

Modello 770 presentato dal sostituto d’imposta

Redditi di impresa derivanti da plusvalenze e/o sopravvenienze attive (rata annuale)

Opzione per la rateizzazione espressa dal contribuente nel Modello Unico PF

L’Agenzia delle Entrate garantirà la massima informazione e la necessaria assistenza attraverso tutti i consueti canali di contatto a disposizione dei cittadini.