cinghiali - IBen 190 campi alla periferia di Tortona appartenenti a 45 proprietari sono presumibilmente frequentati da cinghiali che vi stazionano perché trovano cibo. E’ questa la conclusione a cui sono giunti i tecnici del Comune al termine di un indagine effettuata in zona.

“Con sempre maggior frequenza – recita una nota diffusa martedì mattina dal Comune di Tortona – viene segnalata la presenza di numerosi esemplari di cinghiale sia adulti che cuccioli, nell’area ridosso del centro urbano e più in particolare nell’ambito della zona circoscritta tra Strada Viola Rosè Faceto, Via Cascinetta, Strada Fornaci e Via Guala, che nel loro vagabondare invadono le proprietà, i giardini ed i coltivi adiacenti alle zone abitate, arrecando danni e costituendo un serio e reale pericolo per l’incolumità dei cittadini e per la sicurezza della circolazione stradale.”

“Fermo restando che la tutela di tutte le specie animali che, stabilmente o temporaneamente, si trovano nel territorio del Comune di Tortona – si aggiunge nella nota – non esonera ma, anzi, impone il pieno rispetto delle norme poste a garantire l’igiene e la salute pubblica, la pubblica sicurezza e la tutela ambientale e sulla scorta di quanto convenuto dal tavolo tecnico costituito al fine di contrastare tale fenomeno, lo scrivente Assessore alla Tutela e Valorizzazione Faunistica, in sinergia con il Servizio Ambiente, ha operato in prima battuta al fine di individuare i terreni maggiormente interessati al fenomeno, definendone le aree di incidenza. A tale primo screening effettuato sul territorio ha poi fatto seguito l’attività d’Ufficio volta all’identificazione delle particelle catastali (circa 190) coinvolte e dei nominativi delle relative proprietà (circa 45), a cui è stato rivolto specifico invito a collaborare promuovendo, in primis, tutte quelle necessarie azioni di sfalcio ed eliminazione della vegetazione incolta, degli arbusti, delle sterpaglie, che possono rappresentare habitat ideale alla stazionamento dei cinghiali, nonchè alla proliferazione di topi e bisce e allo sviluppo di piante infestanti tra cui l’ Ambrosia artemisiifolia. Si confida pertanto nell’attenzione che tutti gli interessati vorranno sicuramente prestare al problema e quindi nelle azioni propositive che questi vorranno mettere in campo al fine di arginare un fenomeno destinato altrimenti a crescere esponenzialmente.”

9 giugno 2015

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