polstradaNella giornata di Pasqua aveva accettato la proposta degli amici, con i quali aveva trascorso la giornata, di raggiungere la città di Genova per consumare un gelato, incurante dell’obbligo di non abbandonare la cittadina di residenza del circondario alessandrino.

Avrà pensato <cosa vuoi che accada con tutta la gente che c’è in circolazione oggi? Vuoi che vengano a cercare proprio a me?>

E così R.R. insieme ai compagni ha raggiunto il capoluogo ligure, ha consumato il suo gelato e si è fatto anche una passeggiata sul lungomare. Poi alla sera è rientrato in Alessandria.

Durante il viaggio di rientro una sosta all’area di servizio, una consumazione all’autogrill e poi via verso casa.

Ma come si dice “il diavolo fa le pentole e non i coperchi”!

Nei giorni successivi gli investigatori della Sottosezione Polizia Stradale di Ovada hanno dovuto visionare le immagini dell’impianto di sorveglianza del locale pubblico Autogrill ed hanno avuto una sorpresa.

Quell’uomo che entrava e poi usciva dal locale era R.R. sottoposto all’obbligo di dimora presso la residenza nella cittadina prossima al capoluogo Alessandrino.

Sono state avviati i primi accertamenti, sono state acquisite le fotografie del soggetto per il confronto e raggiunta la certezza sulla identificazione, R.R. è stato raggiunto presso la residenza ed il 1° maggio è stato tratto in arresto per aver violato l’Ordinanza del Giudice del Tribunale di Alessandria che lo obbligava a non abbandonare la residenza.

In data 02 maggio R.R. è comparso innanzi al Giudice monocratico del Tribunale di Alessandria che, dopo aver convalidato l’arresto lo ha condannato alla reclusione disponendo la custodia cautelare in carcere.

La giustificazione fornita al Magistrato Giudicante non è stata considerata credibile, la necessità di consumare un gelato proprio in Genova (distante un centinaio di km dal luogo di residenza in compagnia di amici) non è bastata a R.R. per non far aprire le porte del carcere di “Don Soria” di Alessandria.

4 maggio 2014