consiglio novi - IIl Comune di Novi Ligure ha approvato il Bilancio di previsione per l’anno in corso ed è uno dei pochi comuni centro zona, finora, ad averlo fatto.

L’approvazione è giunta durante la seduta del Consiglio comunale avvenuta lunedì sera.

In apertura sono stati ascoltati i rappresentanti sindacali dei dipendenti comunali. Numerosi lavoratori, infatti, erano presenti in aula per porre all’attenzione dell’Amministrazione la vertenza sul salario accessorio. A questo proposito, l’Assessore Marubbi ha proposto un emendamento al Bilancio, già approvato dalla Giunta Comunale, per trovare una soluzione alla vicenda. In pratica, oltre ai 90 mila euro già stanziati per il salario legato ai progetti, viene resa disponibile una cifra di pari importo che potrà essere utilizzata a favore di interventi per il benessere dei lavoratori. L’emendamento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale.

Infine si è passati all’illustrazione del Bilancio di Previsione, definito dall’Assessore Marubbi un Bilancio tecnico in quanto l’Amministrazione uscente intende dare la possibilità al prossimo governo cittadino di apportare nuove proposte ed i cambiamenti che si riterranno necessari. Il documento contiene, però, delle indicazioni piuttosto chiare che riguardano i tributi comunali, alla luce delle novità introdotte dalle legislazione nazionale.

Il recente decreto del Governo sulla Tasi, ad esempio, ha in parte sanato gli effetti paradossali e negativi del nuovo tributo. In pratica, la Tasi sostituisce l’Imu sulle abitazioni principali. Ne è purtroppo una versione peggiorata perché, a dispetto di un’aliquota standard apparentemente inferiore ( 2,5 contro 4 per mille), l’assenza di detrazioni produce un esborso complessivo superiore a quello dell’Imu e una distribuzione del carico fiscale più spostata verso gli immobili di minor valore.

Tuttavia, per i Comuni come quello di Novi Ligure che hanno rispettato il Patto di Stabilità, il decreto offre la possibilità di aumentare le aliquote e di utilizzare il maggior gettito esclusivamente per rimettere qualche detrazione. Le scelte che vanno in questa direzione non possono, però, avere effetti, né positivi né negativi, sugli equilibri complessivi del bilancio.

L’ipotesi di agire sulle aliquote per gli immobili diversi dall’abitazione principale si scontra con ragioni di opportunità (una parte del carico andrebbe sugli eventuali inquilini) ed è comunque preclusa, almeno in questa prima fase, dalla mancanza di una base dati completa per la sua concreta applicazione. Quanto alle abitazioni principali, il bilancio potrebbe quadrare con un’aliquota uguale per tutti al 2,3 per mille, che garantirebbe un gettito di poco inferiore ai 2 milioni. La scelta dell’Amministrazione comunale, invece, è stata quella di portarla al 3,3 per mille per ottenere un extra gettito sufficiente a garantire la creazione di una soglia di esenzione e di una detrazione fissa per tutti gli immobili destinati a prima casa.

Quindi, per tutte le abitazioni principali con rendita catastale fino a 300 euro, la tassa non sarà dovuta. Mentre, per tutte le altre abitazioni principali, si applicherà una detrazione di 90 euro. In questo modo, si riequilibra il peso, spostandolo verso le abitazioni di maggior valore. Resta il fatto che, malgrado le intenzioni del Comune, la tassazione sulla prima casa sarà per molte famiglie superiore a quella del 2012.

Nel suo intervento, il Sindaco Lorenzo Robbiano ha ringraziato l’Assessore Marubbi per le scelte condivise con lui in questi anni e gli Uffici Ragioneria e Tributi per la celerità con cui è stato predisposto il documento di programmazione nonostante l’incertezza normativa in cui si è operato. Il Sindaco, poi, ha sottolineato: «Con questo documento consegniamo alla città, e a chi dovrà governarla nei prossimi anni, un bilancio in equilibrio. È importante anche aver rispettato il patto di Stabilità, condizione necessaria per poter applicare una politica fiscale più equa e attenta alle fasce deboli della nostra comunità. Seppur tecnico, il bilancio presenta delle scelte politiche puntuali, come ad esempio l’esenzione della Tasi per le rendite catastali fino a 300 euro e l’esenzione dell’addizionale Irpef per redditi fino a 15 mila euro».

Il Bilancio di Previsione è stato approvato con 11 voti favorevoli (i gruppi di maggioranza) e 6 contrari (i gruppi Pdl, X Novi Maria Rosa Porta, Novesi per la Libertà ed il Consigliere del Gruppo Misto Francesco Moro).