Gemma Arteton e Jeremy Rennes

Gemma Arteton e Jeremy Rennes

Ormai sta diventando un classico la “rivisitazione” in chiave moderna e con la storia completamente cambiata di alcune classiche fiabe per bambini che diventano film per adulti che poco o nulla hanno a che fare con la fiaba originale da cui però, oltre al titolo, traggono spunto.

Lo abbiamo già visto l’anno scorso in “Cappuccetto Rosso Sangue” (la prima del filone se non vado errato) e successivamente in “Biancaneve e il Cacciatore” e lo rivediamo oggi in questo “Hansel e Gretel” del regista Tommy Wirkola, alla sua seconda apparizione dopo il film horror “Dead Snow”.

Etichettato come film di azione oppure horror crediamo che “Hansel e Gretel” sia soprattutto un film Fantasy con tratti dark e anche abbastanza riuscito.

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Jeremy Rennes eGemma Arteton in un’altra scena

Il merito va soprattutto alla sceneggiatura: la storia è sicuramente molto ben congeniata, la trama scorre veloce e alterna momenti di azione ad altri più calmi. A tratti incalzante per i combattimenti che si susseguono tra Hansel e Gretel divenuti cacciatori di streghe e le streghe stesse.

Statutari e bellissimi i due protagonisti: la sensuale Gemma Arteton (Prince of Persia e Tamara Drewe) e la nuova stella di Hollywood Jeremy Renner (The Hurt Locker, Mission Impossible protocollo fantasma, The Avenger e The Bourne Legacy). I due sono praticamente perfetti: se no fossero fratelli e sorella potrebbero dare vita ad un film sicuramente di intensa sensualità e di grande passione amorosa, ma siccome questo è un film di azione, tra i due non può che esserci che una perfetta intesa fraterna e un amore (fraterno appunto) che viene rinsaldato ad ogni scena.

Un po’ inusuale nei film che vediamo sul grande schermo dove generalmente il rapporto tra fratello e sorella è sempre sbilanciato a favore del più bello, del più ricco o del più famoso dei due e dove uno dei due (spesso la donna) è brutto ed insignificante.

Framke Jassen

Framke Jassen nel film

Framke Jassen truccata da strega

Framke Jassen nel film truccata da strega

Qui invece è diverso e la i due sono perfetti nelle rispettive parti. Il regista infarciste il film anche di due altre belle attrici:  innanzi tutto la splendida bruna olandese di 47 anni Framke Jassen.

Stiamo parlando della mutante di X-Men Jean Gray, abile col ghiaccio, e protagonista in altri film come Taken 2 – La vendetta, Io vi troverò, Fa la cosa sbagliata ed altri. Framke Jassen è la protagonista in negativo, la cattiva, la strega dai bellissimi lineamenti che si trasforma in strega brutta e cattiva.

La seconda attrice è la quasi sconosciuta norvegese di 33 anni Ingrid Bolso Berdal, salita alla ribalta cinematografica soprattutto col film “Chernobyl Diaries”.

Fisicamente quattro splendidi protagonisti che accentuano il contrasto con la scenografia ma proprio per questo rendono più originale il film.

Ingrid Bolso Berdal

Ingrid Bolso Berdal

Framke Jassen

Framke Jassen

Gemma Arteton

Gemma Arteton

Ottimi gli effetti speciali e il trucco, oltre alle scenografie: classica quella della casa di dolci di Hansel e Gretel, così come le case in legno, il bosco e tutto il resto: forse qualche discordanza tra il periodo storico (il medioevo si presume, visto che bruciavano le streghe) e le armi usate pistole con proiettili che sono state inventate qualche centinaio di anni dopo, ma siamo, in fondo siamo in presenza di una fiaba e le armi da fuoco, per questo genere di storia sembrano proprio indispensabili.

Ottima l’idea di realizzare il film in 3D anche se abbiamo notato un paio di sbavature e imperfezioni visive in alcune scene, questioni di pochi secondi, ma si sa: è molto più facile realizzare un film tridimensionale in catoni animati che con persone vere, quindi portiamo pazienza se in un paio di scene i colori sfumano.

Il film alla bile è bello e piacevole;: lungo il giusto per essere apprezzato e lo spettatori si alza dalla poltrona soddisfatto certo di aver speso bene i suoi soldi.

4 maggio 2013

Nel bosco delle streghe

Nel bosco delle streghe

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Una scena del film

Una scena del film