falconeria 2“Chiediamo alle Autorità di disporre i necessari controlli affinché la legge sia rispettata e le condizioni degli animali siano monitorate e garantite; nonché, in ottemperanza al principio della perseguibilità d’ufficio, nel caso in cui si ravvisi un’ipotesi di reato, che questa venga immediatamente iscritta nel registro delle notizie di reato.”

Queste le dichiarazioni molto forti della Lav sullo spettacolo di falconeria in programma domenica a Tortona.

“La Lega Anti Vivisezione – recita una lettera di diffida inviata dalla Lav al sindaco di Tortona Massimo Berutti, al Corpo Forestale dello Stato di Alessandria, alla Polizia Municipale di Tortona e Dipartimento Prevenzione Veterinaria – rimanendo in attesa di un riscontro in tal senso e di conoscere le determinazioni assunte ai sensi della Legge 241/90, in base ai diritti e facoltà che le sono state riconosciute per legge, si riserva di intervenire con ogni azione che riterrà opportuna a tutela degli animali, qualora ne ricorrano i presupposti, e sarà presente alla manifestazione per monitorare e documentare lo spettacolo, nel caso in cui questo avverrà in spregio a quanto sopra richiesto.”

 

IL COMUNE RISCHIA DI ESSERE INCRIMINATO PER MALTRATTAMENTI AGLI ANIMALI


falconiere

Un falconiere

Secondo la Lav il Comune rischia di essere incriminato ai sensi dell’art. 544 del Codice penale (maltrattamento di animali) che recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro”;

“Ricordiamo – conclude la Lav – che l’attuale normativa penale a tutela della salute e del benessere degli animali è stata inasprita dall’entrata in vigore della Legge 189 del 2004, che ha inserito gli artt. 544 bis e ss. del codice penale e ha creato nuove fattispecie di reato a danno di animali per aumentarne la loro sostanziale ed effettiva tutela; è bene chiarire, inoltre, che la sola motivazione di tradizioni secolari e folkloristiche non può giustificare condotte attualmente sanzionate in via amministrativa e penale, a tutela degli animali; lo spettacolo in programma viola quanto stabilito all’art. 14 del Regolamento Comunale Tutela Animali approvato e in vigore in codesta città “divieto di spettacoli e intrattenimenti con l’utilizzo di animali” infine “utilizzare” gli animali nelle sagre è anche diseducativo perché induce al disconoscimento di messaggi di sofferenza, ostacola lo sviluppo dell’empatia e sollecita una risposta incongrua, divertita alla pena, al disagio, all’ingiustizia.”

 4 maggio 2013