Rossa prega - I“E’ una situazione critica direi drammatica anche se già la conoscevamo.” Questo il commento del sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa al termine dell’incontro che il Comune ha avuto martedì a Roma con i funzionari del Ministero dell’Interno sull’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.

Un incontro al quale hanno partecipato il sindaco, Maria Rita Rossa, il segretario generale, Giuseppe Formichella, e il ragioniere capo, Antonello Paolo Zaccone per avere chiarimenti sulle osservazioni effettuate ed esporre la situazione critica in cui versa la città di Alessandria.

La struttura ministeriale si è mostrata molto disponibile, ma ha ribadito che, in base alla legislazione vigente, il bilancio deve essere riequilibrato a partire dall’anno 2012 e che la rigidità della norma non è superabile se non attraverso un cambiamento legislativo.

“Le norme vigenti – ha aggiunto Rita Rossa – prescrivono una cura che rischia di ammazzare il paziente. Il Ministero ha riconosciuto che la strada giusta è stata intrapresa, ma che ora occorre procedere con celerità riducendo i tempi di attuazione degli interventi correttivi. Le manovre in corso già stanno provocando conseguenze occupazionali: avere lavoratori in stato di precarietà o, peggio, senza lavoro, produce una crisi costante che si avvita su se stessa e che si ripercuote su tutta la città. Per Alessandria le norme attuali sono un cappio al collo”.

Secondo il primo cittadino è questo il momento in cui è necessario che la politica intervenga per cambiare le norme: “Le leggi attuali non funzionano: occorre una legge speciale per Alessandria, per evitare di mettere in gioco la vita della città e dei cittadini. I parlamentari alessandrini debbono esprimere la determinazione necessaria per dire che il dissesto, in questo modo, non è gestibile e impegnarsi concretamente, per arrivare presto, anzi subito, alle modifiche normative indispensabili perché la città non può sopportare a lungo questa situazione. Noi non siamo disposti a fare i commissari di Alessandria, è il momento di rimettere in campo la politica e di fare sentire la protesta corale di tutti coloro che non accettano la sola crudezza dei numeri e pensano che la città abbia diritto a guardare al proprio futuro. Ho intenzione di chiedere u incontro ai parlamentari eletti del territorio in modo da discutere le iniziative da intraprendere per avviare le necessarie modifiche legislative”.

 19 marzo 2013