Il Comune sta lavorando ad un progetto che dovrebbe coinvolgere enti, aziende e centri di ricerca non solo provinciali o regionali: «Se si vuole tornare a essere competitivi – ha spiegato il sindaco Giorgio Demezzi – bisogna tornare ad avere una visione almeno nazionale, se non europea. È per questo motivo che il tavolo di lavoro è stato aperto a Università e aziende che operano a livello internazionale, perché solo condividendo e mettendo in rete le eccellenze si potranno trovare soluzioni concrete e affidabili per il futuro del nostro territorio. Il primo passo è stato quello di coinvolgere il Comune di Biella che, già con il progetto Polis, ha condiviso con Casale Monferrato un nuovo percorso di sviluppo».

Con l’Avviso per la presentazione di idee progettuali Smart Cities il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur) assegnerà 655,5 milioni di euro aperto a imprese, centri di ricerca, consorzi e società consortili, organismi di ricerca con sedi operative su tutto il territorio nazionale. È evidente, nella costruzione di questi partenariati pubblico – privati, il ruolo chiave dell’Ente Locale, anche perché sarà proprio questo a poter sperimentare per primo i benefici delle nuove idee finanziate.

Ma su cosa si sta lavorando? «Stiamo cercando di unire vari piani di innovazione creando sinergie tra pubblico e privato, negli ambiti in cui Casale Monferrato può vantare un’indiscussa eccellenza. Da un lato si punterà, d’intesa con l’Assessorato all’Ambiente,, a risolvere il problema dello smaltimento dell’amianto, con la possibilità di insediare sul nostro territorio un’azienda che possa trattare i rifiuti speciali in piena sicurezza e senza dover più dipendere dalle discariche, e dall’altra mettere a disposizione di queste innovazioni la piattaforma di e-government che il nostro Comune ha sviluppato con il progetto Polis».

 16 ottobre 2012