E’ alta tre metri e mezzo la scultura lignea raffigurante il Cristo opera dell’artista Roberto Bonafè inaugurata a Bettole di Pozzolo. E’ sicuramente una statua imponenti e che non può non colpire chi la vede. E chi la vede non può non apprezzarla ed apprezzare il lavoro svolto dal Bonafè.

L’inaugurazione è avvenuta dopo la messa celebrata dal Vescovo di Tortona, Mons. Martino Canessa, presenti i due parroci di Pozzolo ovvero Don Fulvio Sironi Parroco di S. Martino e Don Stefano Calissano Parroco di S. Nicolò.

Presenti anche numerose autorità civili e militari. Ma come è nata quest’opera? Ce la racconta lo stesso Bonafè: “l’idea è nata quasi per caso, durante i lavori eseguiti nella Parrocchia di San Marcello – dice – sul sagrato della chiesa infatti c’erano due ippocastani secolari, uno morto naturalmente e l’altro diventato pericoloso per il transito sottostante, per cui si era provveduto a chiedere l’autorizzazione per il taglio. La dimensione di quello sano e la sua conformazione mi avevano fatto venire l’idea di usarne la base per scolpire una statua della Madonna e, pur consapevole che il legno non era propriamente del tipo adatto e durevole, avevo fatto un tentativo e preparato il tronco per renderlo utilizzabile l’anno seguente. Come temevo però, a causa della calura estiva, il legno si spaccò in profondità, rendendo irrealizzabile il progetto. Intanto, alcuni anni fa, avevo notato presso il Garden vicino al Museo Napoleonico di Spinetta Marengo un ulivo di notevoli dimensioni, che già allora aveva solleticato la mia immaginazione. Poi era essiccato ed era stato rimosso dal vivaio. Pensavo fosse finito nel caminetto, invece parlandone casualmente dopo il tentativo con l’ippocastano con l’assicuratore novese Bruno Scarsi, Presidente della nostra Proloco, ho scoperto che era ancora conservato presso il suo amico vivaista, il signor Piero Carraro. Così in breve tempo è stato possibile prendere contatto con il signor Carraro e far trasportare l’ulivo nel mio cortile, dove l’ho preparato e poi scolpito. Questo accadeva nel 2010: il processo di essiccazione e di stabilizzazione è stato piuttosto rallentato dalle dimensioni e dalla tipologia del legno e per questo, dovendo attendere che fosse pronto per essere collocato all’aperto, l’abbiamo posto a dimora solo adesso.”

Nella scorsa primavera il Cristo è stato esposto anche nella mostra che l’artista ha tenuto a Palazzo Guidobono a Tortona. Ora rimarrà presso la chiesa intitolata al Vescovo Marcello alla frazione Bettole di Pozzolo. Nel suo sito internet Roberto Bonafè non manca di ringraziare il vivaista Pietro Carraro di Spinetta Marengo che ha donato l’ulivo, servito per la realizzazione dell’opera, e che a proprie spese ha provveduto anche al suo trasporto.

Maurizio Priano



 14 settembre 2012