Ha il dente avvelenato, Rita Rossa, e ce l’ha soprattutto con l’ex sindaco Piercarlo Fabbio e i suoi collaboratori, perché il dissesto costringe il Comune di Alessandria a portare la massimo le tasse locali, ad aumentare, (in alcuni casi anche del 100%) alcuni servizi a domanda individuale. E questa Giunta di Sinistra lo fa davvero a malincuore perché mai avrebbe voluto vessare così gli alessandrini.

Lo ha spiegato bene, il sindaco Rita Rossa, nella conferenza stampa di giovedì pomeriggio, stampa in cui ha presentato il conto (il primo) derivante dalla dichiarazione di dissesto: tariffe ai massimi livelli, con rincari notevoli per i servizi a domanda individuale, quelli cioè che il Comune non è costretto ad attuare ma lo fa soltanto per andare incontro alle esigenze dei cittadini.

“I cittadini che vedranno aumentare la pressione fiscale – ha detto Rita Rossa – devono sapere fin d’ora che i responsabili di tutto questo sono Fabbio, Vandone e Ravazzano perché questa è la loro gestione. Noi infatti siamo obbligati ad applicare queste tariffe. Spero che le sedi opportune facciano fino in fondo il loro dovere nei confronti di queste tre persone e spero che Fabbio, Vandone e Ravazzano paghino per aver causato questo disastro alle tasche dei cittadini.

Per quanto ci riguarda l’unica cosa che possiamo fare per alleviare i disagi degli alessandrini è quella di programmare un’attività di sostegno per i meno abbienti. Vorrei ricordare che non siamo noi ad aver voluto il dissesto, ma siamo stati costretti dalla Corte dei Conti. Se ci fossero state almeno le minime condizioni lo avremo evitato.”

Il sindaco ha elencato alcuni dei tagli e la rideterminazione della misura delle imposte, delle tasse locali e delle tariffe per i servizi produttivi e a domanda individuale che verranno approvati nella seduta del consiglio comunale del 9 agosto e da allora entreranno in vigore.

La manovra ha durata pari all’intero periodo di risanamento cioè 5 anni.

 2 agosto 2012