La raccolta differenziata ad Alessandria è in forte diminuzione. Il Comune non ha raggiunto le percentuali ottimali previste dalla normativa e adesso potrebbe pagare una multa.

Il problema, ampiamente discusso nell’ultimo consiglio comunale è passato un po’ in sordina, ma la situazione, a quanto pare è grave e non va sottovalutata sia per quanto riguarda l’aspetto ambientale ma anche per quello finanziario perché come annunciato dal sindaco Rita Rossa, non solo il Comune dovrà pagare una sanzione mala situazione potrebbe ripercuotersi sulla tassa rifiuti.

Se gli alessandrini differenziano di meno i rifiuti, significa che una percentuale maggiore viene portata in discarica con aumento dei costi perché smaltire i rifiuti in discarica costa sicuramente di più che differenziarli.

A pagare questi aumenti però saranno gli stessi cittadini perché il dissesto finanziario prevede che i costi per smaltire i rifiuti siano interamenti coperti dagli utenti,.

Quindi meno si differenzia, più rifiuti vanno in discarica, più aumentano i costi e più aumenterà la Tariffa di Igiene Urbana (TIA) a carico dei cittadini.

Ma a quanto ammonta la percentuale di raccolta differenziata ad Alessandria? Di certo inferiore al 60% previsto dalla legge, ma su questo ci sono state violente discussioni.

Rita Rossa ha sostenuto in consiglio comunale che, secondo i dati in suo possesso, è precipitata al 30%: “la colpa di tutto questo – ha detto Rita Rossa – è dovuta alla decisione scellerata di passare dalla raccolta porta a porta a quella dei cassonetti in strada. Oltre ad obbligare l’AMIU a spendere diversi milioni di euro per acquistare una nuova strumentazione e tutto il materiale necessario, è risaputo che non si raccolgono risultati significativi di raccolta differenziata con i cassonetti in strada. Mi risulta che la raccolta differenziata sia solo al 30% ed è un fatto gravissimo.”

“Le dichiarazioni di Rita Rossa sono state contestate dall’ex primo cittadino Piercarlo Fabbio che ha invitato il sindaco a visionare i dati ufficiali sul sito della Regione Piemonte dove risulta che la raccolta differenziata per la città di Alessandria ammonta al 50% circa. Si tratta però di dati che risalgono al 2010 quando c’era ancora in atto la raccolta porta a porta. Di sicuro rispetto ad allora, è diminuita a causa proprio della raccolta effettuata tramite cassonetti.

A prescindere dalle diatribe tra i due esponenti politici, però è innegabile che la diminuzione della raccolta differenziata costituisce un problema a cui la Giunta comunale dovrà cercare assolutamente di porre rimedio. E presto.

 19 agosto 2012