Al termine di una riunione a carattere provinciale le tre organizzazioni sindacali dei pensionati hanno ribadito che: anche a livello territoriale, così come quello regionale,l’impegno di tutte le strutture, anche con le Confederazioni e le altre categorie, a esprimere il massimo sforzo per una grande stagione di contrattazione sociale in grado di dare risposte ai cittadini e in particolare alle persone anziane che rappresentiamo: in modo particolare va espresso un forte coordinamento tra strutture regionali e territoriali per gestire le ricadute del nuovo Piano Socio Sanitario e per ottenere un deciso salto di qualità nelle politiche socio-assistenziali, in modo da superare l’emergenza rappresentata dalle liste d’attesa che certificano la negazione del diritto per un numero inaccettabile di persone.

In merito va data continuità all’iniziativa regionale a sostegno della non autosufficienza individuando un Fondo Regionale regolato da un’apposita legge.

Se le nostre rivendicazioni non troveranno risposte positive i pensionati intendono proporre alle Confederazioni una grande manifestazione contro la mancanza di politiche per contrastare il disagio sociale che colpisce larghe fasce della popolazione sul territorio.

 

Puntiamo il dito sulla perdita del potere di acquisto delle pensioni, che ad oggi si attesta intorno al 35%, e richiamano il problema della non autosufficienza. Non possiamo più tollerare che in Italia non esista una legge-quadro su questo tema, né che il fondo per la non autosufficienza non venga alimentato da anni; non dimentichiamoci che le persone non autosufficienti sono più di tre milioni nel nostro Paese, circa 200 mila in Piemonte, dato in costante crescita viste le aspettative di vita”.

 Cesare Ponzano-Spi Cgil, Rosina Partelli-Fnp Cisl e Alberto Pavese-Uilp


22 aprile 2012