La Fondazione Teatro Marenco, con il Direttore Artistico Sandro Bondi, presenta un tris di concerti jazz e blues, nell’ambito del progetto Marenco Music Festival 2025, con il sostegno di SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori e di Regione Piemonte, Fondazione CRAL e Fondazione CRT.
Si ringrazia per la collaborazione e il supporto il Dott. Giovanni Robino, già organizzatore del Macallè Blues Festival.
Gli appuntamenti, al Tetro Romualdo Marenco di Novi Ligure, saranno:
- 13 novembre 2025, ore 21 – ALBERTO MARSICO & ORGAN LOGISTICS, Concerto di Musica Jazz
- 6 dicembre 2025, ore 21 – SUGARAY RAYFORD BLUES BAND, Concerto di Musica Blues
- 5 gennaio 2026, ore 21 – KENNY “BLUES BOSS” WAYNE & BAND, Concerto di Musica Blues & Boogie
Possibilità di abbonamento ai tre concerti.
Concerti singoli, biglietto intero € 20, ridotto € 18 (under 18, over 65)
Abbonamento, biglietto intero € 50, ridotto € 45 (under 18, over 65)
Orari biglietteria: martedì e venerdì dalle ore 17 alle ore 19; apertura da 2 ore prima di ciascuno spettacolo
Info di biglietteria: biglietteria.teatromarenco@gmail.com / cell 347 7360627 (negli orari di apertura della biglietteria)
ALBERTO MARSICO & ORGAN LOGISTICS
Giovedì 13 novembre 2025, ore 21
FORMAZIONE:
Alberto Marsico – organo
Diego Borotti – sax tenore
Alessandro Minetto – batteria
Esiste un suono, tanto caratteristico e sensuale, da aver caratterizzato in maniera così profonda, buona parte della musica moderna: il rock e il pop negli anni ‘70 e, prima ancora, il jazz dove maestri indiscussi come Jimmy Smith, Jack McDuff, Jimmy McGriff, Shirley Scott ne sono stati tra i primi, luminosi interpreti. È il suono dell’organo Hammond.
Il trio jazz Organ Logistics, nato nel 2004 da un’idea di Alberto Marsico, vuole essere, dunque, un omaggio a questo suono, al suo strumento e all’organo in generale. Alberto Marsico, riconosciuto a livello internazionale come uno dei maggiori interpreti dello strumento, è musicista di lungo corso avendo lavorato con alcuni dei più grandi nomi del jazz mondiale come Jimmy Cobb, Bobby Durham, Kenny Burrell, Joey DeFrancesco, Fabrizio Bosso, Jimmy Witherspoon, Enrico Rava. Si è esibito in tutto il mondo e la sua estrema versatilità stilistica, corroborata anche dagli antichi esordi in un ambito più bluesy, gli ha spesso procurato collaborazioni con artisti americani di soul e di blues come Ollie Nightingale, Finis Tasby, Tad Robinson, Anthony Paule, Linda Young, Alex Schultz. In qualità di esperto dello strumento, ha partecipato sulla RAI a una puntata di Quark, programma condotto da Piero Angela, interamente dedicata all’Hammond.
Questo trio bass-less, dove il suono del basso è vicariato dalla mano sinistra di Marsico, è completato da Diego Borotti e Alessandro Minetto.
Borotti, sassofonista, compositore e arrangiatore, è artista di formazione jazzistica che ha approfondito esperienze in quasi tutti i generi musicali possibili riunendo, in un lessico unico, le varie influenze assorbite anche dalle più distanti frequentazioni stilistiche. L’attività jazzistica lo ha portato a collaborare con molti musicisti jazz di fama internazionale tra cui i nostrani Franco D’Andrea, Flavio Boltro, Enrico Rava e Dado Moroni e ancora Barney Kessel, John Patitucci, Steve Grossman. Tra il ’90 e il 2000 compone numerosi concerti tra cui “Diorite Sonora-Concerto per Saxofono Solo” in omaggio allo scultore Mario Giansone; la sonorizzazione del libro “Natura Morta con Custodia di Sax” alla presenza dell’autore Geoff Dyer e dell’attore Riccardo Forte e, inoltre, “È la Parola un’Ala del Silenzio” su testi di Pablo Neruda. Dal 1996 ha diretto decine di festival jazz e manifestazioni musicali tra cui “Jazz in Town” a Torino e Bologna e “Jazz a Palazzo” presso il Palazzo Reale di Torino. Ha partecipato al World Summer Tour di Solomon Burke e BB King e ha suonato in tournèe con Fiorella Mannoia.
Con una carriera costruita sulla dedizione, sulla ricerca musicale e su un’inconfondibile raffinatezza stilistica, Alessandro Minetto è oggi considerato un punto di riferimento nel mondo della batteria jazz. Cresciuto tra le influenze del bebop e della musica contemporanea, ha sviluppato un linguaggio personale fatto di dinamica, ascolto profondo e una straordinaria precisione ritmica. La sua capacità di adattarsi a contesti diversi, mantenendo sempre una voce chiara e riconoscibile, lo ha portato a collaborare con numerosi musicisti internazionali (Bud Shank, Benny Golson, Steve Grossman, Scott Hamilton), distinguendosi sempre per la sua eleganza e il suo senso del tempo. Come sarà chiaro anche in questa occasione, la batteria di Minetto non è mai solo semplice accompagnamento: è narrazione, energia, intenzione musicale raccontata attraverso bacchette che hanno una profonda conoscenza del linguaggio jazzistico.
SUGARAY RAYFORD BLUES BAND
Sabato 6 dicembre 2025, ore 21
FORMAZIONE:
Sugaray Rayford – voce
Jan Korinek – tastiere
Aaron Liddard – sax tenore (già sassofonista di Amy Winehouse)
Christian Altehülshorst – tromba
Kenan Özdemir – chitarra
Erkan Özdemir – basso
Levent Özdemir – batteria
Verace, tonitruante strumento dalla torba rotonda e scura, il baritono di Sugaray Rayford è cresciuto, fin dalla più tenera età, tra le rassicuranti, accoglienti mura della Bethel Temple Church of God In Christ nel profondo sud degli States (Tyler, Texas) e lì educato alla più pura, vibrante veemenza del gospel.
Ed è proprio nella chiesa battista che, giovane, inizia la sua carriera musicale, cantando e suonando la batteria tanto che, ancora oggi, l’influenza del gospel è chiaramente percepibile nella sua musica. Trasferitosi in California diventa voce solista di una band R&B/funk chiamata Urban Gypsies. Ma è solo dopo essersi cimentato col blues che Rayford capisce che lì stavano il suo cuore e la sua anima. Allora, lasciati gli Urban Gypsies, diventa il cantante solista degli Aunt Kizzy’s Boyz, una blues band di San Diego. Con loro pubblicherà il CD Trunk Full of Blues rappresentando, a Memphis, la città di San Diego nel 2006 all’International Blues Challenge dove si classificheranno al secondo posto. Nel 2011 diventerà il cantante dei Mannish Boys coi quali incide l’album Double Dynamite, disco che vincerà il premio quale Best Traditional Blues Album ai Blues Music Awards nel 2013.
Come artista solista, nel corso della sua carriera Rayford è stato candidato a numerosi premi, tra i quali BB King Entertainer of the Year e Traditional Blues Male Artist alla 36a edizione dei Blues Music Awards. Il suo album del 2017, The World That We Live In, è stato candidato a tre Blues Music Awards, tra cui Soul Blues Album, Soul Blues Male Artist, Instrumentalist-Vocals. Alla 41a edizione dei Blues Music Awards del 2020, ha vinto nuovamente il premio BB King Entertainer of the Year Award e il premio Soul Blues Male Artist of the Year.
Dopo aver ospitato nei suoi dischi musicisti del calibro di Monster Mike Welch, Kim Wilson, Sugar Ray Norcia, Kid Andersen e Rick Holmstrom oggi, Sugaray Rayford, con la sua magnetica presenza scenica e la sua autorevolezza vocale, è riconosciuto come uno tra i più autentici interpreti del genere, tanto abile nel fondere la cruda potenza del blues con le melodie del soul e i terrosi groove del funk e del R&B.
Come già per il precedente Somebody Save Me, anche per il suo ultimo album, Urban Decency, Rayford assolda il talento compositivo dell’autore e produttore Eric Corne, dando vita a un disco di eccellente equilibrio stilistico tra soul, blues moderno e R&B contemporaneo: la sua prova più matura.
KENNY “BLUES BOSS” WAYNE & BAND
sabato 5 gennaio 2026, ore 21
FORMAZIONE:
Kenny”Blues Boss” Wayne – piano, voce
Eggy Vezzano – chitarra
Russell Jackson – basso
Joey Dimarco – batteria
Nel solco della grande tradizione di Pete Johnson, Meade “Lux” Lewis e Albert Ammons, Kenny “Blues Boss” Wayne è pianista che, da sei decenni e più, mantiene vivo il suono del boogie-woogie e del jump blues e della loro ampia varietà di sottoprodotti stilistici.
Nato a Spokane, nello stato di Washington, il 13 novembre 1944. Kenny Wayne ha avuto un’infanzia nomade. Nel corso degli anni, infatti, la sua famiglia si trasferì da New Orleans a San Francisco, da Los Angeles a Compton. Figlio di un predicatore battista, fu incoraggiato, dal padre, all’ascolto del gospel mentre dalla madre, che preferiva la musica di Nat “King” Cole, Little Willie John e Fats Domino, ereditò il precoce interesse per il blues e il R&B. Le prime lezioni di piano le apprese dall’organista della chiesa del padre; con lui, imparò a leggere la musica ma, ben presto, cominciò a subire la fascinazione e a trarre ispirazione da artisti come Ray Charles, Charles Brown, Floyd Dixon, Amos Milburn e Big Joe Turner.
Dagli esordi dei primi anni ‘60 nei club di Los Angeles, attraverso gli anni ‘70 durante i quali, oltre a far parte dei Prophets, una band di latin jazz, lo ritroviamo sideman con artisti rock come Ike Turner, Sly Stone, Delaney & Bonnie e Billy Preston, approda definitivamente sul versante R&B. Nel 1981, durante un tour in Canada, si innamorò della città di Vancouver e lì decise di trasferirsi facendone la sua casa adottiva. Fu così che Wayne divenne un rispettato membro della comunità blues canadese, noto per la sua mano sicura e la padronanza dei vari idiomi musicali: boogie-woogie, jazz, blues in stile New Orleans e Kansas City e nello stile jump blues tipico della West Coast californiana.
Dal 1995, anno di incisione del suo primo album solista, ormai forte anche di collaborazioni con artisti del genere come Duke Robillard, Billy Branch, Jeff Healey e Diane Schuur e aver diviso il palco con Jimmy Reed, Pinetop Perkins, Joe Louis Walker, Wayne ha collezionato una lunga serie di premi e riconoscimenti: sette Maple Blues Award conferitigli dalla Toronto Blues Society per la categoria ‘piano player dell’anno’, tre premi ricevuti dalla rivista Living Blues Magazine come miglior tastierista, un Juno Award nel 2006 per il miglior album blues. E ancora, nel 2017 è stato inserito nella Boogie-Woogie Piano Hall of Fame, nel 2021 è stato nominato Blues Artist Of The Year dal Western Canadian Music Award mentre nel 2023 è stato insignito del prestigioso premio alla carriera ‘Bobby Blue Bland’ dalla Jus Blues Foundation di Atlanta, Georgia. Wayne è inoltre apparso nel film documentario International Boogie Woogie, che ha vinto il Gold Remi Award allo Houston International Film Festival.
Tra i suoi dischi più significativi piace ricordare, soprattutto, Blues From Chicago To Paris dove Wayne ha onorato due delle figure più influenti del blues post bellico: il pianista Memphis Slim e il leggendario bassista e autore Willie Dixon.
INFO – Teatro Romualdo Marenco
📍 Via N. Girardengo 48, 15067 Novi Ligure (AL)
📌Biglietteria – orari: martedì e venerdì dalle 17 alle 19 | da due ore prima di ogni spettacolo
🌐 www.teatroromualdomarenco.it
📧 biglietteria.teatromarenco@gmail.com | segreteria.teatromarenco@gmail.com | comunicazioneteatromarenco@gmail.com
📞 347 7360627 (negli orari di biglietteria)





