È stata inaugurata questa mattina, dall’assessore regionale alla Rigenerazione urbana Marco Scajola e dal sindaco Alessandro Mager, la rinnovata piazza Santa Brigida della Pigna di Sanremo. L’ intervento rientra nel Pinqua (Programma innovativo per la qualità dell’abitare), progetto da 15 milioni di euro destinato a trasformare il centro storico, con previsione di completamento nella primavera del 2026.
“Piazza Santa Brigida è uno dei primi lavori conclusi dei circa 20 che cambieranno il volto della Pigna – spiega l’assessore regionale alla Rigenerazione urbana Marco Scajola -. Siamo nel cuore del centro storico che avrà a disposizione uno spazio rinnovato, pronto a ospitare la collettività e i più disparati eventi. Fin dall’inizio abbiamo creduto nel maxiprogetto Pinqua e nel sogno di rendere questo quartiere un modello a livello, non solo ligure, ma italiano. Ricevere lo storico finanziamento da 15 milioni di euro prima, vedere i cantieri partire poi e arrivare oggi a inaugurare le prime opere è fonte di grandissima soddisfazione. Regione Liguria ha seguito e sta seguendo passo dopo passo il Comune e Arte Imperia con l’obiettivo condiviso di avere vie, piazze, edifici, stabili di edilizia residenziale pubblica e sociale, centri di aggregazioni e aree pubbliche belle, funzionali, all’avanguardia per i cittadini e per i turisti”.
“Questi interventi – dichiarano il sindaco Alessandro Mager e l’assessore ai lavori pubblici Massimo Donzella – permetteranno di trasformare il centro storico e di restituirlo alla collettività con una maggiore identità, favorendone e migliorandone la fruibilità. La riqualificazione della Pigna non è solo un’opera di valorizzazione urbanistica, ma un investimento nella bellezza e nella vivibilità del territorio che fa parte di una visione più ampia di rilancio culturale e turistico. Il nostro centro storico potrà diventare un luogo dinamico, anche grazie al coinvolgimento degli operatori economici privati, risorsa preziosa per costruire in sinergia una proposta autentica e sostenibile e conferire solidità a questo processo di rigenerazione urbana e sociale”.
I lavori in oggetto, costati complessivamente 810mila euro, individuano piazza Santa Brigida come luogo di aggregazione, puntando a valorizzarne le potenzialità e rendendola più efficiente, fruibile e adatta ad ospitare giochi, manifestazioni ed attività collettive. Ai materiali e alle figure della tradizione dei centri storici, delle “piazze di pietra” mattoni e ferro, si affiancano materiali e forme dell’innovazione come la pavimentazione continua, i graffiti ed alcuni piccoli elementi a forma libera. L’intervento comprende anche l’eliminazione delle barriere architettoniche e il conseguimento del requisito di accessibilità, indispensabile per l’organizzazione di eventi pubblici. Inoltre, sono compresi anche i recuperi dei limitrofi vicoli della Provvidenza e via della Prudenza nonché del locale “ex biblioteca” sito su via Palma, al cui interno è stato alloggiato anche un ascensore che permette l’accesso ai diversamente abili alla via Prudenza soprastante e, di conseguenza, anche alla piazza.
Oltre a quanto suddetto il progetto Pinqua comprende: il recupero del palazzo delle Rivolte, la riqualificazione dei giardini Regina Elena, il restauro di palazzo Roverizio (lavori completati al 60%) e della cappella Bottini (lavori ultimati), la completa riqualificazione della galleria Francia (lavori al 60%) e la riqualificazione energetica dell’istituto Colombo (lavori al 50%).
Non mancano gli interventi di edilizia residenziale pubblica, lavori terminati in via Capitolo 22 per 3 nuovi alloggi, e tra il 50 e l’80% delle lavorazioni per i restanti 20 domicili previsti.
E poi ancora la riqualificazione delle pavimentazioni degli spazi aperti con miglioramento dell’accessibilità, il recupero delle fontane storiche, l’inserimento diffuso di nuovo arredo urbano compresa la realizzazione di sottoservizi mancanti e/o carenti (gas, rete fognaria, elettricità) con la razionalizzazione dei passaggi aerei delle urbanizzazioni (lavori già terminati in alcune zone come, ad esempio, in via Maimone e in via del Popolo). Un intervento importante, per il quale è stato valutato il corretto bilanciamento tra interesse pubblico e privato, riguarda infine il recupero dell’ex convento dei Gesuiti, che ne prevede la trasformazione in ostello per la gioventù e che cambierà il volto di un angolo di grande interesse storico e architettonico (fine lavori prevista per febbraio 2026).