Il mondo del lavoro cambia velocemente. Le aziende che vogliono crescere devono investire sulle persone, non con corsi generici, ma con percorsi mirati. L’orientamento formativo è diventato essenziale per sviluppare competenze concrete e aggiornate. Chiara Leoni Iafelice, fondatrice di Consulenze Welfare, ha creato un approccio specifico che unisce consulenza strategica e progettazione formativa per imprese, enti e terzo settore.

Il suo metodo combina analisi iniziale, comunicazione efficace e verifica costante dei risultati. L’orientamento formativo e la creazione di programmi personalizzati funzionano insieme: il primo identifica il potenziale, la seconda lo trasforma in valore reale per tutta l’organizzazione.

Cos’è l’orientamento formativo e perché è fondamentale?

L’orientamento formativo è uno strumento di analisi e valorizzazione che identifica direzioni chiare per la crescita professionale. In mercati in continua evoluzione, questo approccio amplifica l’efficacia degli investimenti formativi attraverso percorsi mirati e personalizzati.

La metodologia di Chiara Leoni Iafelice valorizza le specificità individuali integrandole negli obiettivi organizzativi. L’orientamento diventa processo continuo, non evento isolato, inserendosi nei piani di sviluppo aziendale. Questo sistema supera l’approccio generico dei corsi standardizzati, trasformando la formazione in autentica leva competitiva e di benessere organizzativo.

Questo concetto è in linea con le linee guida per l’orientamento emanate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che promuovono un modello di orientamento permanente per supportare le persone in tutte le fasi di scelta e transizione, favorendo l’occupabilità, l’inclusione sociale e la crescita personale.

Step essenziali per creare programmi formativi su misura

La creazione di programmi efficaci richiede un percorso strutturato. L’analisi preliminare del contesto identifica criticità e potenzialità inespresse, creando fondamenta solide per ogni intervento. La progettazione integra competenze tecniche e relazionali in moduli flessibili, adattabili alle diverse esigenze aziendali.

La fase operativa necessita di comunicazione efficace e feedback costante tra formatori e partecipanti. Il monitoraggio continuo misura l’impatto reale e permette aggiustamenti tempestivi. Questi passaggi garantiscono coerenza tra bisogni rilevati e soluzioni implementate, ottimizzando le risorse investite nella crescita professionale.

Scegliere le attività formative giuste per lo staff aziendale

La scelta delle attività formative non può essere lasciata al caso o guidata da mode del momento. Ogni intervento deve rispondere a un’esigenza precisa e contribuire a un obiettivo condiviso. Per questo è fondamentale partire da un’analisi puntuale delle competenze esistenti e delle aspettative del team.

L’approccio personalizzato promosso da Chiara Leoni Iafelice si basa sulla costruzione di percorsi su misura, in cui le attività non vengono “calate dall’alto”, ma progettate insieme ai destinatari. Solo così è possibile garantire coinvolgimento attivo, applicabilità immediata e risultati duraturi.

Che si tratti di formazione tecnica, digitale o relazionale, la chiave è integrare contenuti rilevanti, metodologie dinamiche e strumenti pratici, sempre in linea con la cultura e gli obiettivi dell’organizzazione.

Un esempio concreto di come l’orientamento formativo possa essere declinato in progetti efficaci è rappresentato dalla collaborazione tra Dimac e l’Istituto Marconi di Tortona, che hanno sviluppato un percorso su misura per gli studenti.

Benefici tangibili di un programma formativo ben strutturato

Un programma formativo ben strutturato genera vantaggi immediati e misurabili. Migliora la motivazione del personale, riduce il turnover e rafforza la cultura organizzativa. Ma non solo: consente anche di ottimizzare i processi interni e aumentare la produttività.

Quando la formazione è progettata su misura, i partecipanti si sentono valorizzati e più coinvolti. Questo si traduce in una maggiore autonomia operativa, in team più coesi e in una gestione più efficace delle risorse. Le imprese che investono in modo strategico nella formazione ottengono un ritorno concreto, sia in termini di performance che di clima aziendale.

Il risultato è una struttura più reattiva, capace di adattarsi ai cambiamenti e di affrontare le sfide con competenze solide e allineate agli obiettivi.

Errori comuni nella progettazione dei percorsi formativi e come evitarli

Tre insidie minacciano l’efficacia formativa. Imporre senza ascoltare crea fratture tra proposte e bisogni reali, sprecando risorse e generando disaffezione nei partecipanti.

Puntare tutto sui contenuti trascurando le modalità di apprendimento è un errore diffuso. Le tecniche di coinvolgimento determinano gran parte del successo, specialmente nella formazione per adulti dove l’ingaggio attivo è fondamentale.

Trascurare la misurazione impedisce di valutare l’impatto e affinare l’offerta. Un sistema di valutazione ben definito identifica rapidamente successi e fallimenti, trasformando la formazione da costo necessario a investimento strategico con ritorno misurabile.