Grande partecipazione lunedì 5 maggio nella Sala Marescalchi del Castello di Casale Monferrato per l’evento di presentazione del Progetto della Regione Piemonte “SINTESI – Un nuovo patto tra salute, ambiente e comunità”, coordinato a livello regionale dal Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI) dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, diretto da Antonio Maconi.
Il progetto SINTESI è finanziato attraverso il Programma “Salute, Ambiente, Biodiversità e Clima” del Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari (PNC) al PNRR e prevede, nei prossimi 18 mesi, un articolato percorso di ricerca, comunicazione e partecipazione volto a costruire un sistema di sorveglianza ambientale e sanitaria permanente nei Siti di Interesse Nazionale (SIN). Un percorso basato sulla multidisciplinarietà e la collaborazione di diversi enti e istituzioni: AOU AL, ASL AL, Università del Piemonte Orientale (UPO), Università degli Studi di Torino, ARPA Piemonte, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino – CPO, ASL TO3.
L’incontro, organizzato nell’ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto e realizzato in collaborazione con il Comune di Casale Monferrato, ha offerto un’importante occasione di confronto con la cittadinanza sulle azioni previste dal progetto proprio per il SIN di Casale Monferrato (che comprende 48 Comuni).
In particolare, il finanziamento previsto di 1.193.273 euro è finalizzato alla realizzazione di obiettivi quali: la ricognizione dei dati, il consolidamento di strumenti di sorveglianza epidemiologica, la partecipazione dei cittadini, la definizione di percorsi mirati di prevenzione e l’identificazione di indicatori per la valutazione dell’efficacia degli interventi proposti.
Nel corso della mattinata sono stati illustrati i primi risultati delle attività di ricerca sociale ed epidemiologica ed è stato lanciato il bando di co-progettazione per il coinvolgimento diretto della comunità locale.
Particolare rilievo ha avuto la partecipazione attiva degli studenti delle scuole superiori della Rete ScuoleInsieme, che hanno presentato i propri elaborati dedicati alla narrazione dei temi legati ad amianto, salute e ambiente, preparati grazie all’esperienza maturata durante gli incontri con i professionisti del DAIRI.
Cecilia Strozzi, Capo di Gabinetto del Sindaco di Casale Monferrato: «Questo è un evento importante, che il Comune di Casale sostiene con convinzione. Il titolo richiama tre parole chiave – salute, ambiente e comunità – che rappresentano valori profondamente sentiti dal nostro territorio. Sono previste azioni significative in un’area vasta, che coinvolge 48 Comuni. La tutela della salute delle persone e l’impegno per la bonifica ambientale sono per noi una priorità da anni».
Federico Riboldi, Assessore alla Sanità Regione Piemonte: «Il progetto Sintesi unisce realtà a me care, come la Rete ScuoleInsieme e il DAIRI, che rappresenta l’embrione di quello che sarà il primo IRCCS pubblico del Piemonte. L’idea di creare un osservatorio permanente sulle aree contaminate si inserisce nel percorso che nasce dal desiderio di riscatto della nostra comunità nella lotta alle malattie amianto-correlate, con l’intento che il dramma possa trasformarsi in azione concreta per le future generazioni. Speriamo che questa iniziativa possa andare oltre i confini del Monferrato, affinché tragedie simili non si ripetano. Vedere i ragazzi e le ragazze delle scuole partecipare a queste progettualità è una trasmissione importantissima affinché anche loro siano orgogliosi di come la comunità abbia saputo trasformare un lutto intimo in un esempio di lotta a una pratica che mette gli aspetti economici al di sopra della salute».
Secondo Barbero, Direttore Generale ARPA Piemonte: «Si tratta di un tipo di ricerca innovativa, capace di integrare diversi fattori – ambientali, sanitari, sociali – e di affiancare alla dimensione scientifica anche aspetti fondamentali come la formazione e la comunicazione. Un approccio multidisciplinare che può diventare un modello di riferimento non solo per l’Italia, ma anche a livello internazionale, in linea con i principi della strategia One Health. In questo contesto, l’utilizzo di nuove tecnologie rappresenta un’opportunità cruciale: strumenti avanzati, anche integrabili con l’intelligenza artificiale, possono contribuire in modo determinante».
Menico Rizzi, Rettore Università del Piemonte Orientale: «La ricerca ha un ruolo centrale non solo nello sviluppo accademico, ma anche nella crescita culturale, sociale ed economica del territorio. La nostra Università ha scelto di investire con convinzione in questo ambito sviluppando un forte legame con il DAIRI. Una collaborazione che si è consolidata nel tempo, dando vita a progetti di grande valore e impatto concreto sulla comunità. Il lavoro congiunto svolto in questi anni dev’essere riconosciuto come un case study di rilievo internazionale, un esempio di come la ricerca possa diventare motore di innovazione e crescita condivisa».
Giuliana Busto, Presidente di AFeVa: «Questo evento chiude il calendario di appuntamenti per la Giornata Mondiale delle Vittime d’Amianto, queste manifestazioni ci ricordano proprio coloro che hanno pagato le conseguenze dell’amianto e oggi, con questo progetto, verrà posto l’accento su nuovi orizzonti per quanto riguarda sia la salute che l’ambiente».
Guglielmo Pacileo, Direttore f.f. SC Governo Clinico, Qualità, Ricerca ASL AL: «La partecipazione a questo progetto offre tre importanti opportunità all’ASL AL: affrontare le sfide offerte dell’approccio one health nel legame tra salute e ambiente, creare un link tra ricerca e assistenza e valorizzare dati, informazioni e competenze amministrative ed epidemiologiche nell’ambito del management sanitario».
Antonio Maconi, Direttore del DAIRI e Commissario Straordinario IRCCS AOU AL: «Quello che vediamo oggi è il frutto di oltre 15 anni di lavoro sul territorio, costruito grazie a un dialogo continuo e concreto tra enti. Negli ultimi cinque anni, la collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale ci ha dato la forza per compiere un salto di qualità, rafforzando la nostra visione e ampliando l’impatto delle attività di ricerca. Il modello che stiamo costruendo è esportabile e rappresenta una scommessa strategica in un momento di svolta, in cui la mission della sanità pubblica si allarga al concetto di salute integrata, a livello locale e regionale. Questo approccio sta già producendo effetti importanti: per la prima volta nella storia dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, all’interno del Piano Socio – Sanitario un capitolo verrà dedicato alla ricerca sanitaria. Un segnale forte che riconosce il valore del lavoro fatto e la direzione verso cui intendiamo proseguire».