Ancora una volta, la Polizia Penitenziaria si è dimostrata l’unica difesa efficace contro i tentativi di infiltrazione criminale sia interni che esterni alle mura carcerarie. Lo sottolinea Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che rende noto quanto avvenuto nelle ultime ore ad Alessandria,
“Ieri, 2 dicembre 2025, intorno alle ore 12:00, l’efficace sistema di vigilanza della Casa Circondariale di Alessandria ha permesso di sventare un grave tentativo di introduzione di materiale proibito. La Sala Regia, grazie alla sua costante attenzione, ha comunicato l’avvistamento di un lancio dall’esterno, con un pacco che stava per essere recuperato tramite una lenza proveniente da una finestra della Sezione detentiva”, Il sindacalista evidenzia che “Il tempestivo intervento del personale di Polizia ha permesso di recuperare il pacco caduto nel cortile passeggi. Il contenuto, destinato ad alimentare il mercato illecito interno, era ingente e pericoloso: due telefoni cellulari (uno smartphone e un mini-cellulare), completi di accessori per la ricarica, un panetto di sostanza stupefacente risultata positiva al Drug Test come cannabinoide del peso di circa cento grammi“. Per questo, Santilli rivolge “il nostro più sentito plauso e un ringraziamento caloroso agli Agenti di Alessandria, dalla Sala Regia al personale di Sezione, che con la loro vigilanza hanno sventato l’introduzione di droga e telefoni. Il lancio dall’esterno è un fenomeno di grave allarme sociale che evidenzia la costante azione della criminalità organizzata che tenta di trasformare le nostre carceri in centri operativi. La detenzione di telefoni cellulari e sostanze stupefacenti è un reato e un gravissimo fattore di destabilizzazione che mette a rischio la sicurezza del personale e degli altri detenuti. Nonostante la cronica carenza di organico e la necessità di modernizzare le tecnologie di controllo (come i jammer anti-segnale), la Polizia Penitenziaria continua, giorno dopo giorno, a sopperire alle mancanze del sistema“. “È urgente che lo Stato prenda atto della situazione e doti il Corpo di tutti i mezzi e i rinforzi necessari per contrastare con efficacia questa doppia minaccia: quella interna, legata ai reati commessi dai detenuti, e quella esterna, gestita dalla criminalità organizzata”, conclude Santilli.
Il SAPPE esprime “fermo apprezzamento per la prontezza, professionalità e straordinario senso del dovere della Polizia Penitenziaria e ribadisce la necessità di garantire adeguate tutele e riconoscimenti al personale del Corpo, che quotidianamente – e spesso anche fuori servizio – si trova a intervenire in situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime apprezzamento e solidarietà al personale di Polizia Penitenziaria di Alessandria: “La loro professionalità ed abnegazione, la loro fermezza ed il senso del dovere hanno fronteggiato una situazione semplicemente assurda, dove vi è chi pensa che anche durante la detenzione può pensare di continuare a delinquere. Il lavoro della Polizia Penitenziaria è ancora una volta motivo d’orgoglio per tutta la città di Alessandria e dell’intero Piemonte. I risultati, che raggiungiamo ogni giorno e tutti gli obiettivi traguardati, sono il frutto di un importante lavoro di squadra. Gli uomini e le donne del comando di Alessandria riescono a lavorare coniugando l’aspetto personale con i doveri dell’uniforme e i risultati eccezionali raggiunti dimostrano la loro grandissima professionalità e competenza, nell’affrontare più temi non solo nell’ambito strettamente penitenziario. Il mio auspicio è quindi quello di continuare a lavorare in questa direzione, tenendo sempre presente l’importante aspetto del legame con il territorio e con i cittadini”.





