La seduta consiliare svoltasi ieri, lunedì 15 settembre, è stata caratterizzata dalla mozione presentata dal gruppo consiliare Movimento 5 Stelle in merito alla richiesta di relazione formale e aggiornamento periodico sullo stato del progetto di riqualificazione dell’area Parco Castello. Il documento, illustrato dal Capogruppo Paolo Coscia, ha evidenziato numerose criticità tecniche, amministrative ed economiche nella gestione dell’opera, come peraltro già emerso nel corso della Commissione consiliare svoltasi il 30 giugno scorso.
Il Vicesindaco, Simone Tedeschi, ha fornito una dettagliata ricostruzione della vicenda. Innanzitutto ha ricordato che il progetto esecutivo era stato approvato dal commissario prefettizio il 25 maggio 2023 e la gara appaltata con il massimo ribasso prima dell’insediamento dell’attuale giunta. L’appalto era partito senza il parere della Soprintendenza, ottenuto solo il 10 gennaio 2024 con “significative prescrizioni”. Il Vicesindaco, inoltre, ha chiarito che l’incarico all’Architetto Bergaglio, il cui costo è stato precisato essere di 19.000 euro (e non 40.000 come inizialmente riportato), era di supporto al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) e non di mediazione o coordinamento tra RUP e direzione lavori.
Tedeschi ha ripercorso le fasi di sospensione e ripresa dei lavori, l’accordo bonario da circa 100.000 euro per riserve poste dalla ditta principalmente riguardanti la logistica del cantiere. Ha poi annunciato la decisione di risolvere unilateralmente il contratto con l’impresa esecutrice a causa di inadempienze e dell’abbandono del cantiere da parte della ditta a partire dal 5 giugno 2025. Ha specificato che circa 2 milioni di euro provengono ancora dal PNRR, mentre il restante milione e mezzo è stato spostato su fondi statali. Il termine ultimo per il completamento del progetto rimane il 30 giugno 2026, con possibilità di chiedere proroghe in base a colloqui informali con il Ministero. Il Vicesindaco ha ribadito l’impegno dell’amministrazione per la trasparenza e la volontà di far ripartire i lavori con la ditta seconda classificata.
Successivamente si è sviluppato un lungo e articolato dibattito caratterizzato da diverse critiche dei gruppi di opposizione sulla gestione e i ritardi del progetto e dagli interventi dei consiglieri di maggioranza che hanno sostenuto l’obiettivo prioritario dell’Amministrazione comunale, vale a dire riprendere al più presto i lavori e concludere il progetto nei tempi previsti dal PNRR, tutelando gli interessi della città. La mozione del Movimento 5 Stelle, che impegna l’amministrazione, tra le altre cose, a fornire una relazione tecnica e politica dettagliata e aggiornamenti trimestrali sull’avanzamento del progetto, è stata approvata all’unanimità.
L’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico in merito alla crisi dell’ex Ilva è stato sospeso per permettere la stesura di un documento unitario e condiviso dall’intero Consiglio Comunale.