Alessandria – La “Giornata Mondiale del Cuore” (World Heart Day), celebrata ogni anno il 29 settembre, è una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie cardio-cerebro vascolari promossa in tutto il mondo dalla World Heart Federation attraverso oltre duecento organizzazioni nazionali che sostengono l’impegno della società medica e delle fondazioni per il cuore in oltre cento paesi.
Le malattie cardio-cerebro vascolari rappresentano la prima causa di morte in diversi paesi e ogni anno sono responsabili di 17,5 milioni di morti premature, che si prevede potranno raggiungere i 23 milioni nel 2030. In Italia, 127.000 donne e 98.000 uomini muoiono ogni anno per le malattie cardio-cerebrovascolari, molte di queste prima dei 60 anni di età. Il fumo di sigaretta, elevati livelli di colesterolo, ipertensione, elevati livelli di zuccheri nel sangue, alimentazione scorretta, peso e circonferenza addominale, sedentarietà, stress e condizioni di vita in ambienti non salutari sono i fattori di rischio modificabili responsabili per almeno l’80% delle morti premature causate dalle malattie cardio-cerebro vascolari che potrebbero essere evitate, tra cui infarto, scompenso e ictus.
La “Giornata Mondiale del Cuore” aderisce alla campagna “25by25” lanciata nel 2012 dall’O.M.S., l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per sollecitare la messa in campo di alleanze e strategie volte alla riduzione del 25% dei decessi prematuri causati dalle malattie croniche non trasmissibili (NCDs), come malattie del cuore, dei vasi e diabete, entro il 2025.
In Italia, la “Giornata Mondiale del Cuore” è coordinata dall’Associazione Fondazione Italiana per il Cuore, membro nazionale della World Heart Federation.
Nel mese di settembre, e non solo, sono molti gli eventi gratuiti e aperti al pubblico, che prevedono la distribuzione di materiale informativo, organizzati liberamente da ospedali, ASL, associazioni di pazienti, enti pubblici e privati per sensibilizzare le persone a prendersi cura del proprio cuore.
Anche i Carabinieri prendono parte a questi eventi, come in questa circostanza, allestendo stand informativi in cui è possibile confrontarsi con il personale presente su tecniche di primo soccorso e impego di dispositivi come i defibrillatori, spesso indispensabili affinché l’intervento possa risultare decisivo per salvare la vita di una persona in arresto cardiaco.