La notizia è di quelle veramente positive perché riguarda una giovane biologa Tortonese, non nuova ad incarichi prestigiosi: Francesca Cassola.
Dopo l’incredibile scoperta fatta dalla Tortonese alcuni anni fa, Francesca ha vinto una borsa di studio molto prestigiosa dentro al programma europeo chiamato Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) al quale hanno partecipato ben 10.360 studiosi e lei è risultata una delle vincitrici per un nuovo capitolo nell’ambito della ricerca scientifica. Da mercoledì prossimo, 16 luglio, e per i prossimi due anni si dividerà fra tra l’Anglia Ruskin University di Cambridge (Gran Bretagna) e l’Universidad Autonoma di Campeche (Messico) dedicandosi sempre al comportamento animale ma questa volta non più sulle tartarughe ma sulla capacità di apprendimento dei coccodrilli.
L’abbiamo avvicinata prima della partenza per una piccola intervista.
Cosa hai provato quando hai saputo di aver vinto la borsa di studio?
Inizialmente non ci credevo. Ho dovuto rileggere l’email dell’Unione Europea più volte, finché anche la mia futura supervisor non mi ha confermato di aver ricevuto lo stesso riscontro positivo. Solo allora ho iniziato a crederci davvero. Ci sono state molte lacrime di gioia, sicuramente, miste allo shock del momento.
Cosa rappresenta per te questo nuovo incarico?
Si tratta di un’opportunità di grande responsabilità. Questa tipologia di borsa di studio è molto competitiva: ogni anno solo una piccola percentuale dei progetti candidati (circa l’11%) ottiene il finanziamento. Non è scontato riuscirci al primo tentativo, e io mi considero fortunata, ma ho anche avuto il sostegno di una rete di ricercatori che mi hanno aiutata con critiche costruttive a rafforzare il progetto. Ho impiegato circa sei mesi per scriverlo, cercando di rispettare tutti gli elevati standard richiesti dall’Unione Europea. È senza dubbio un incarico di grande prestigio, un trampolino di lancio per chi fa ricerca, e un’occasione unica per una naturalista come me. Il progetto durerà due anni e si svolgerà tra il Regno Unito e il Messico.
Dovrai avvicinare i coccodrilli, non hai paura?
Sì, ma non ai grandi adulti! Il mio progetto ha l’obiettivo di studiare l’evoluzione della cognizione nei coccodrilli, in particolare nella specie Crocodylus moreletii. Condurremo test di apprendimento, basati su stimoli visivi, su cuccioli e giovani. Gli adulti possono arrivare anche a 4,5 metri di lunghezza, ma io lavorerò solo con individui molto più piccoli. Naturalmente, con animali di questo tipo bisogna sempre prestare attenzione a ogni movimento, per non stressarli o spaventarli. Avrò però la fortuna di essere affiancata da persone esperte, che mi insegneranno come maneggiare e lavorare con rispetto e in sicurezza con questi affascinanti animali. La paura c’è, certo, ma anche tantissima voglia di imparare. È un’occasione unica per studiare una specie spesso fraintesa: i coccodrilli sono visti da molti come predatori solitari e “cattivi”, ma in realtà nascondono comportamenti sociali e cognitivi molto interessanti, e ancora poco conosciuti. Presto saranno attivi anche dei canali social dove racconterò quest’avventura con foto, video e brevi racconti divulgativi, per far conoscere questo lato inedito dei coccodrilli e, in generale, della ricerca sul campo.