Cassine (AL) domenica 29 giugno 2025, alle ore 16,00 presso la chiesa di San Francesco (sec. XIV-XV) si svolgerà la cerimonia per celebrare 25 anni di attività per la valorizzazione della ricostruzione storica della danza antica svolta nel paese con il conferimento della Benemerenza Civica ai promotori dell’iniziativa ed una esibizione dei gruppi di rievocazione storica della danza rinascimentale aderenti.

La manifestazione, organizzata dall’“IRSAC – Istituto per la Ricostruzione Storica delle Arti e dei Costumi APS” in collaborazione con il Comune di Cassine, è stata patrocinata dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalla Provincia di Alessandria e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, sarà l’occasione per ripercorrere insieme ai protagonisti la storia di una consolidata iniziativa finalizzata alla promozione della rievocazione storica delle arti e dei costumi, in particolare della danza e della connessa ricostruzione sartoriale di abiti del XVI-XVII secolo, che ha visto nel tempo transitare a Cassine centinaia di appassionati provenienti da varie località d’Italia che anno consentito al paese di diventare un punto di riferimento per i cultori della materia.

La cerimonia sarà animata dai gruppi di ricostruzione della danza rinascimentale che parteciperanno all’annuale edizione del corso di formazione e che saluteranno il pubblico con una esibizione collettiva aperta al pubblico gratuitamente senza necessità di prenotazione.

Si ricorderà la lungimirante scelta fatta dal compianto Sindaco Roberto Gotta che nel 2001 ha accolto con entusiasmo la proposta formulata da Olga Borghetti dell’Associazione “Arundel” di Brescia, supportata dalla collaborazione del prof. Alessandro Pontremoli docente di storia della danza dell’Università degli Studi di Torino (DAMS) nonché degli esperti Patrizia La Rocca e Lucio Paolo Testi consentendo l’avvio dell’organizzazione nel paese di periodiche iniziative per presentare la ricostruzione storica della danza come occasione di promozione educativa e culturale, attività che dal 2014 sono state affidate all’Associazione di Promozione Sociale “IRSAC – Istituto per la Ricostruzione Storica delle Arti e dei Costumi APS”.

La competenza dei docenti a cui è stata affidata la realizzazione delle attività formative è dimostrata anche dalla realizzazione del volume «E finita poi la rifacino da chapo» La danza curtense tra generazioni e ri-generazioni, per la Collana Biblioteca di Danza – Massimiliano Piretti Editore che raccoglie pubblicazioni di ambito scientifico destinate ad Università, istituti di alta formazione come l’Accademia di Arte Drammatica e Conservatori Musicali.

Il volume è nato dall’idea di raccogliere tutte le dispense denominate “Colenda” realizzate in occasione dei corsi di ricostruzione storica della danza svolti appunto a Cassine e che insieme ad altri testi consentono al libro di esprimere un metodo di lavoro basato sulla ricerca e analisi delle fonti, che rendono viva la ricostruzione storica che non deve ridursi unicamente ad imparare i passi di una danza e indossare un abito d’epoca ma approfondire la lettura e interpretazione delle fonti per cercare elementi di novità o confermare quelli acquisiti.

Le iniziative svolte a Cassine intendono anche contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio privilegiando quali sedi delle esibizioni conclusive dei corsi luoghi d’interesse storico-artistico dell’alessandrino e dell’astigiano, infatti oltre all’ex complesso conventuale di San Francesco a Cassine, le esibizioni sono state ospitate nei castelli di Castelnuovo Scrivia (AL), Piovera (AL) e Tagliolo (AL), nel museo diocesano di Tortona (AL) e Palatium Vetus sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria nonché nel Palazzo Pallavicini a Mombaruzzo (AT).

I risultati finora raggiunti fanno auspicare la prosecuzione delle attività storico-rievocative per offrire a coloro che operano nel settore della ricostruzione storica l’occasione di un accrescimento tecnico e scientifico, con particolare riferimento alla ricerca filologica, creando ulteriori occasioni per il confronto di esperienze nonché di particolari momenti creativi e di scambio culturale tra persone con comuni interessi nonché consentire al pubblico di avvicinarsi, comprendere e fruire dell’offerta culturale rappresentata dalle rievocazioni storiche e dalle correnti artistiche del passato.