I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia, a seguito di una campagna di
controlli economico-finanziari finalizzati al contrasto dell’evasione fiscale e del lavoro “nero”, hanno eseguito 20
ispezioni fiscali nei confronti di una pluralità di imprese edilizie con sede in provincia di Imperia (gestite da
soggetti di nazionalità turca, egiziana, tunisina, albanese e italiana) operanti sia sul territorio nazionale che in
quello francese. Tali controlli, eseguiti dai dipendenti Reparti operativi, hanno permesso di constatare
complessivamente una base imponibile sottratta a tassazione di quasi 9 milioni di euro, con un’imposta evasa
stimata pari a oltre 2,5 milioni di euro e IVA evasa per circa un milione di euro.
Oltre all’omessa dichiarazione dei redditi conseguiti in Italia e in Francia, in un caso l’evasione fiscale è stata
posta in essere anche attraverso l’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti al fine di abbattere la base
imponibile e ridurre il proprio carico fiscale complessivo. Tali fatture sono state emesse, per un ammontare
superiore a 650 mila euro, da soggetti che solo formalmente risultavano titolari di partita IVA e che, di fatto,
svolgevano in “nero” mansioni di muratore. Per tale fattispecie, sono stati segnalati alla locale Procura della
Repubblica per reati tributari i 7 soggetti emettitori delle fatture false nonché l’utilizzatore, il quale è stato
destinatario della misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, unitamente al
divieto di espatrio e al sequestro preventivo di beni fino alla concorrenza dell’imposta evasa.