Si è svolta la prima edizione del concorso artistico letterario “Armateci di Parole”, indetta dall’Arma dei Carabinieri di Tortona. A questa sfida hanno partecipato numerose scuole del territorio tortonese di ogni ordine e grado. Gli studenti della classe terza del Liceo delle Scienze Applicate dell’Istituto Marconi si sono dilettati nella produzione di testi poetici e di disegni rappresentativi del tema proposto: ci è stato chiesto riflettere e di produrre un testo o un’illustrazione inerente a una problematica adolescenziale. 

Dopo aver accettato di iscriverci a questo progetto abbiamo assistito a una conferenza di presentazione dello stesso tenutasi presso il Teatro Civico della città di Tortona. Successivamente, in classe, con gli insegnanti di riferimento, abbiamo letto, interpretato e discusso alcune poesie per addentrarci maggiormente nella tematica dal punto di vista letterario. 


Sabato 15 aprile, si è tenuta la premiazione di questo concorso nel centro storico cittadino al cospetto dell’autorità del Sindaco Federico Chiodi e del Capitano della Compagnia Carabinieri di Tortona, Domenico Lavigna. Inizialmente sono stati premiati i bambini della scuola primaria e successivamente gli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado. L’Istituto Marconi si è aggiudicato il primo premio nella sezione poesia con l’elaborato della studentessa Giorgia Merolli e nella sezione disegno con la studentessa Amel Ben Romdhane. Anche gli altri istituti hanno ottenuto riconoscimenti e premi nell’ambito delle tre diverse sezioni. 

Per noi ragazzi quest’esperienza è stata significativa ma soprattutto “diversa”: ci è stato chiesto di mettere a nudo e sotto gli occhi di una giuria i nostri sentimenti e le nostre emozioni. Non è semplice riuscire a trasformare i pensieri in parole o disegni perché c’è sempre, a questa età, qualcosa che ti trattiene o che ti fa vergognare per ciò che provi. Più che una possibilità per noi adolescenti è stata una sfida, una sfida contro noi stessi che, visto il successo della manifestazione, abbiamo vinto. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno concesso di aprire il nostro cuore e mostrare un po’ di noi e auguriamo a tutti gli studenti di poter vivere un’esperienza altrettanto formativa e intensa. 

Gli studenti della classe 3^AS, Liceo delle Scienze Applicate

Testo poetico sul disagio personale 

La vita oltre i miei occhi

Al di là della coltre

Al di là delle cime 

Al di là del mare

Oltre l’orizzonte

Oltre il mio sguardo 

Oltre i miei pensieri

Ti ho cercata 

e tu non c’eri

Eri più vicino 

Dentro il mio battito

Dentro un ricordo

Dentro ad una lacrima 

E la mia vita scorre 

uguale a prima 

Qualcosa manca 

Qualcosa resta

I miei occhi 

guardano avanti 

verso un cammino 

che

ne sono certa

non mi vedrà mai sola