Nasce ad Alessandria nel secolo decimo ottavo, frequenta il Seminario per conseguire i voti religiosi, una scelta oculata con una buona inclinazione per la letteratura.

La sua missione inizia con l’incarico di Canonico nella Cattedrale della nostra città, per le sue doti è componente dell’Accademia degli Immobili, scrive testi impegnativi, fra questi si ricorda l’operetta filosofica Epicuro Indifeso, diffusa a Venezia nel 1756.


La sua verve è spassosa, dà alle stampe Quaderno, un corposo lavoro composto da dieci canti divertentissimi.

È amico di scrittori alessandrini, con Alessandro Sappa, rivede la prima edizione delle Rime, consegnate nel 1772 alla tipografia per la pubblicazione.

Gli argomenti trattati sono numerosissimi come si può constatare nel testo Sopra il giudizio di Ponzio Pilato, tratto dalla sua dissertazione accademica dell’anno 1785.

Il Ragionamento sopra l’eclissi del sole, è un altro libro in cui esprime una competenza non improvvisata, piuttosto raffinata nel suo stile di scrittore.

Il paragone sulla morte di Ottone Cesare, con quella di Catone Uticense, è un altro saggio della sua preparazione storica, confrontata dalla lezione accademica in merito alla Spedizione di Alessandro il Grande contro i Persiani, terminato di stampare nel 1785.

I suoi lavori strappano sorrisi, molte volte, anche su temi impegnativi come gli Annali d’ Italia, iniziati da Ludovico Muratori, proseguiti da Francesco ad iniziare dall’anno 1750 fino al 1764, probabilmente consegnati all’editore nel 1770, dieci anni dopo la revisione de La Congiura di Catilina, pubblicata a Napoli.

                                                                                 Franco Montaldo