Organizzato da Comune, Parrocchie, Scuole e Anpi, il Giorno della Memoria a Pontecurone, è stato articolato in vari momenti dell’intera mattinata di venerdì 27 gennaio.

Il primo momento per insegnare alle giovani generazioni quei valori che forgiano la coscienza e che educano al coraggio di dire NO alla sopraffazione, anche nei rapporti interpersonali della vita quotidiana, si è svolto al Memoriale pontecuronese dell’Anpi, dedicato ai partigiani protagonisti della Resistenza, inaugurato qualche mese fa. Gli alunni delle due classi della terza Secondaria di 1° grado, accompagnati da alcuni loro insegnanti, sono stati guidati nella visita dai membri del Comitato per il Memoriale e dal presidente della locale sezione dell’Anpi.


La seconda tappa è stata presso la Sala Polifunzionale del Comune, dove la prof. M.Grazia Milani, ricercatrice ed autrice di numerosi libri di storia, per ricordare e non dimenticare la Shoah, ha presentato e illustrato un suo articolato video in power point, nel quale si sono succeduti brani musicali, interviste e immagini molto toccanti: tutti documenti storici finalizzati, come si diceva, a comprendere e ad imparare a distinguere il bene dal male.

Il terzo momento della commemorazione, certamente il più tradizionale e coinvolgente, è stato il corteo degli alunni della Quinta Primaria e di tutte le classi della Secondaria, i quali, insieme a Professori, Sindaco, Amministratori, genitori, nonni, cittadini e rappresentanti di varie associazioni con i loro labari, hanno raggiunto il cimitero. Qui, guidati dal prof. di musica Campese e da altri insegnanti, i ragazzi hanno recitato, letto, cantato e mostrato quanto avevano preparato per il Giorno della Memoria 2023. Le scelte dei testi e dei materiali, fatte insieme ai loro insegnanti, sono state accurate e molto significative. I presenti hanno applaudito i ragazzi con sincera ammirazione per la loro preparazione.

In conclusione della commemorazione, don Pietro Bezzi, direttore della Casa di riposo “San Luigi Orione”, prima della benedizione finale, ha letto una stupenda preghiera di un ignoto prigioniero del campo di sterminio di Ravensbruch.

Foto di Baldi, Magrassi, Nalin