Un appuntamento tra i più attesi,   domenica  13 novembre ore 16.30  nel teatro dell’Opera del casinò di Sanremo nell’ambito della rassegna dei Martedì Letterari  quello con il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. Una personalità che è entrata nei cuore degli italiani come simbolo di rigore, professionalità e abnegazione al servizio verso la collettività. Racconterà la sua esperienza umana e professionale con l’opera:”“Un italiano. Quello che la vita mi ha insegnato per affrontare la sfida più grande” (Rizzoli). L’incontro, aperto dalla chitarra classica del Maestro  Diego Campagna,  vede la collaborazione del Distretto  108 Ia3, del  Lions International, del Lions Club Sanremo Host, del Lions Club Sanremo Matuzia.  L’ingresso a teatro è libero sino all’esaurimento dei posti disponibili.

Gli alpini amano la propria terra e la propria gente, sono seri ma non seriosi, si aiutano a vicenda, sanno che la fatica fa parte del mestiere. Neppure la lunga marcia in salita contro il Covid li ha spaventati.”


( dalla presentazione dell’opera) …”

Se avete preso in mano questo libro è perché il 1° marzo 2021, mentre l’Italia era nel pieno della pandemia ed era indispensabile far decollare la campagna di vaccinazione, la presidenza del Consiglio ha scelto come Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 un generale degli alpini. Così gli italiani hanno imparato a conoscere Francesco Paolo Figliuolo, la sua divisa e il suo cappello con la penna («Qualcuno lo considera buffo, io lo trovo bellissimo»). Il Commissario non ha perso tempo a parlare di sé. Lo fa per la prima volta in questo libro, incontrando Beppe Severgnini. I coautori si sono visti molte volte, hanno conosciuto le rispettive famiglie e gli allievi. Ne è uscita la storia di «un ragazzo meridionale di periferia» che, dopo il liceo classico a Potenza e l’Accademia militare a Modena, segue il consiglio del colonnello che comandava il distretto della sua città: «Francesco, tu devi andare in artiglieria da montagna, perché lì si fanno le cose seriamente. E poi noi di Potenza siamo montanari…». Così diventa alpino, e l’idea di fare le cose seriamente è il principio che guida la sua carriera, dalle difficili missioni in Kosovo e in Afghanistan al Comando logistico dell’Esercito. Anche nel nuovo ruolo di Commissario e coordinatore della campagna vaccinale ha voluto fare le cose seriamente. Significa prendere decisioni basate su conoscenza, competenza, buonsenso e precisione. Significa cambiare strategia se la situazione lo richiede. Significa muoversi tra la politica, l’amministrazione, la sanità. Significa capire di quali persone fidarsi e di quali diffidare. Significa arrabbiarsi e poi farsela passare («Ogni tanto mi esce la vena!» confessa). Significa saper ascoltare, motivare e lavorare in gruppo. «L’Italia ha davvero tutto, deve solo imparare a metterlo insieme.» Ecco il compito che si è dato un italiano come il generale Figliuolo.

 Il libro nasce da una conversazione con Beppe Severgnini.  Editorialista del “Corriere della Sera”.

Francesco Paolo Figliuolo. Nato a Potenza, residente a Torino, generale di corpo d’armata, ha comandato il contingente italiano in Afghanistan e le forze Nato in Kosovo. È stato comandante logistico dell’Esercito e oggi guida il Comando operativo di vertice interforze. Il 1° marzo 2021 è stato nominato Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. È sposato con Enza e ha due figli, Salvatore e Federico.