Un incontro tra medici e pazienti per parlare della gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) e della loro cura in un contesto di condivisione e fiducia reciproca. Ecco l’obiettivo dell’evento che si terrà il 29 ottobre nel Salone di Rappresentanza dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, dalle ore 9 alle 12.45, organizzato dalla struttura di Gastroenterologia, diretta da Carlo Gemme, in collaborazione con l’Associazione AMICI.

Le MICI sono malattie caratterizzate da un’infiammazione persistente (cronica) della parete intestinale, con la conseguente comparsa di diarrea, dolore, debolezza e perdita di peso. Colpiscono circa 250mila persone in Italia, con un aumento di incidenza considerevole negli ultimi anni a livello globale e un’insorgenza sempre più spesso già in età pediatrica. L’apertura dell’evento è dedicata alla Colite ulcerosa, in particolare alla rettocolite, e alla Malattia di Crohn, ovvero le due principali patologie che rientrano sotto l’etichetta di MICI, al fine di imparare a conoscerle e approfondire le terapie disponibili, nonché il tema dell’importanza dell’aderenza terapeutica. Si tratta di due interventi inseriti all’interno di una sessione che vede affrontare le malattie infiammatorie croniche intestinali in maniera multidisciplinare, coinvolgendo oltra al gastroenterologo le figure del reumatologo, del dermatologo e del nutrizionista, terminando con un focus sulla gravidanza e sull’allattamento nelle MICI.


La seconda parte del convegno sarà invece dedicata agli aspetti chirurgici e somatopsichici, anche grazie alla moderazione di professionisti dell’ASL di Alessandria.

L’intento è quindi quello di spiegare in maniera chiara e divulgative cosa sono queste malattie e come è possibile trattarle e conviverci, anche grazie al supporto di reti come quella dell’Associazione AMICI, rappresentata dal Presidente regionale Rocco Zucco, anche al fine di garantire un più̀ sereno inserimento dei malati cronici nell’ambito familiare e sociale, che spesso si sentono isolati e abbandonati alla loro situazione.