Lunedì 5 settembre 2022, di fronte alla lapide in via Giordano Bruno, vi sarà la cerimonia in ricordo delle 39 vittime del bombardamento del 5 settembre 1944 su Borgo Cittadella.

«Cercavamo rifugio e trovammo la morte. Spose, mamme, bambini, mariti, padri, figli, fratelli, sorelle,
un misto di carne e sangue… Oggi un solo spirito che grida a Dio per l’uomo: “Pace”
»: sono queste le parole fissate sulla lapide che segnala gli alessandrini che in quel bombardamento perirono drammaticamente.


A 78 anni da quel tragico episodio — non l’unico che colpì la Città durante il secondo conflitto bellico mondiale — l’Amministrazione Comunale invita la cittadinanza e le rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma alla commemorazione ufficiale.

L’incursione aerea avvenne nella tarda mattinata di quel primo martedì del settembre 1944 e le bombe, che avevano come obiettivo i ponti sul Tanaro, colpirono invece numerose case e centrarono l’estremità di un rifugio ricavato in un sottopassaggio della strada provinciale Alessandria-Torino, dove molti avevano cercato rifugio.

Per 20 di loro verrà stilato un certificato di “morte presunta” per l’impossibilità di una qualsiasi identificazione.

Tra le vittime, quasi tutte di Alessandria, figurano intere famiglie, numerose le casalinghe, i ferrovieri e gli operai; molti i bambini e gli studenti.

Complessivamente, durante la seconda guerra mondiale, la Città di Alessandria — con i suoi 559 morti sotto i bombardamenti — risulta essere la realtà che, in rapporto alla popolazione, ha registrato in Piemonte la maggiore incidenza percentuale delle perdite i civili.

Questo il programma della cerimonia di commemorazione di lunedì 5 settembre:

  • ore 10.30: in via Giordano Bruno, di fronte alla Lapide, intervento introduttivo a cura dell’Amministrazione Comunale, alla presenza delle Autorità cittadine, con lettura dei nominativi delle vittime del bombardamento
  • ore 10.45: deposizione di una Corona d’Alloro alla Lapide in ricordo delle Vittime
  • a seguire: benedizione della Lapide commemorativa da parte di mons. Ivo Piccinini