“Fino a poco tempo fa il bibliotecario nell’ambiente sanitario, in particolare il documentalista biomedico, poteva essere definito un mediatore dell’informazione. Nell’attuale società, però, contraddistinta dal sovraccarico cognitivo, la cosiddetta “information overload”, è importante ridimensionare il ruolo sociale del bibliotecario trasformandolo da intermediario dell’accesso all’informazione a facilitatore del processo di creazione della conoscenza”. 

Definisce così il ruolo di questa importante figura a supporto dei professionisti sanitari e dei ricercatori ma anche dei pazienti Federica Viazzi, bibliotecario biomedico del Centro di Documentazione del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, diretto da Antonio Maconi. La biblioteca biomedica, quindi, sostiene e promuove la buona informazione scientifica, coadiuva la produzione scientifica e dissemina i prodotti della ricerca. “Per ottemperare a tali obiettivi – prosegue – il bibliotecario e la biblioteca affiancano i sanitari in tutte le fasi di ricerca e di cura, dalla ricerca delle migliori fonti ed evidenze per avviare i progetti di ricerca sino alle fasi di pubblicazione dei risultati e successivo monitoraggio”.


Al fine di garantire un servizio sempre più accurato, puntuale e ampio, inoltre, la Biblioteca Biomedica dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria è inserita in network specifici e ha attivato collaborazioni di rilievo come quella con Wikimedia, la prima in Italia che abbia coinvolto un ospedale, con l’obiettivo da una parte di arricchire il patrimonio di conoscenza a disposizione dei cittadini, garantendo anche una crescente affidabilità all’enciclopedia libera grazie alla fonte affidabile e autorevole dell’Azienda, e dall’altro di valorizzare il patrimonio storico e scientifico aziendale. “Le biblioteche non sono isole, e quelle biomediche non fanno eccezione – ricorda la Dr.ssa Viazzi – ecco perché per offrire un servizio migliore ai suoi utenti il centro di documentazione del DAIRI è polo di supporto alla ricerca della Biblioteca Virtuale per la Salute – Piemonte, che offre periodici elettronici e banche dati agli operatori della sanità piemontese, per consentire loro di ricercare le migliori evidenze nella letteratura scientifica, sui temi della salute e dell’ambiente”.

L’Ospedale di Alessandria è però attivo anche in prima persona nella disseminazione dei risultati della ricerca e nella divulgazione della buona informazione scientifica attraverso la serie di Working Paper of Public Health (WP), ovvero pubblicazioni online ed Open Access, progressiva e multi disciplinare in Public Health (ISSN: 2279-9761) che accoglie contributi di medicina, epidemiologia, economia sanitaria e management, ma anche etica e diritto. L’obiettivo scientifico di questa serie, pubblicata dall’editore scientifico PagePress, è migliorare lo stato di salute dei pazienti grazie alla condivisione della conoscenza. Tutti i contenuti sono pubblicati con licenza internazionale Creative Commons. In occasione del decennale di questa rivista, la Biblioteca Biomedica organizza un evento che si terrà in diretta su YouTube l’8 settembre, dalle ore 10 alle 13, e che vedrà la partecipazione di numerosi esperti di questo settore: Luigi Barberini dell’Università di Cagliari, Marina Davoli di Cochrane Collaboration, Francesco Tarantini di Wikimedia Italia, Simona Vecchi della Biblioteca Alessandro Liberati, Patrizia Brigoni della Biblioteca Virtuale per la Salute – Piemonte e Chiara Bassi della Biblioteca Corradini di Reggio Emilia. Si tratta quindi di un’occasione per riflettere sul ruolo della biblioteca come elemento strategico nel percorso di promozione delle attività di ricerca: la biblioteca biomedica, nello schema dell’Evidence Based Medicine, rappresenta infatti un importante strumento nella valutazione e nella rielaborazione critica dell’informazione clinica, rappresentando un supporto per la produzione scientifica e la proposta di nuovi articoli.

Il link per seguire l’evento è questo https://youtu.be/JIPeZkK7yGc