Sono 47 i milioni di euro assegnati dal Ministero della Cultura alla Liguria nell’ambito del PNRR Cultura: tra le diverse linee anche il Piano Nazionale Borghi, linea B, bando nazionale per progettualità legate alla rigenerazione culturale, sociale ed economica di borghi sotto i cinquemila abitanti.  Il decreto ministeriale dello scorso 23 giugno assegna 363.445.527 euro a 289 comuni sul territorio nazionale per investimenti per rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio spopolamento e conferma il finanziamento di 398.421.075 euro per 20 borghi individuati dalle Regioni. Cervo, insieme a Diano Arentino e Villa Faraldi, è tra i comuni liguri, secondi dopo Triora, ad aggiudicarsi l’importante cifra di 2.560.000 euro con il progetto Cultural Open Hub – Innovazione e turismo nei borghi il cui coordinamento e stesura sono stati realizzati insieme all’Impresa Sociale Itinerari Paralleli.

L’idea del progetto è di proporre una serie di interventi che si inseriscano in una cornice più generale di promozione dei borghi di Cervo, Villa Faraldi e Diano Arentino, con una strategia complessiva e di lungo periodo che dia origine ad asset di sviluppo sostenibile in senso culturale, turistico, occupazionale e demografico. Più in concreto, il progetto intende sviluppare sul territorio un sistema integrato di percorsi culturali, turistici, formativi e lavorativi che, con un approccio platform-based,permetterà un’integrazione dei servizi e dell’offerta del territorio e la costruzione di una community di utenti che sceglieranno i borghi per cultura, natura, turismo, lavoro, formazione.  È prevista la costituzione di uno o più soggetti giuridici per la gestione di alcuni aspetti come la promozione turistica, la valorizzazione culturale, la gestione di spazi e la realizzazione di eventi, nonché la realizzazione di una infrastruttura digitale per la gestione di tutti gli aspetti di offerta diffusa. Anche la promozione culturale dei borghi prevede una cornice unitaria, con un piano di valorizzazione culturale pluriennale. Parte del progetto saranno anche iniziative di formazione come residenze artistiche e accademie, e la realizzazione di una struttura temporanea diffusa che permetta di fornire alloggio a costi contenuti


L’obiettivo persegue le policy Europee dell’Agenda 2030 e del New European Bauhaus, adottare cioè una prospettiva strategica comune nella  promozione culturale dei borghi per favorire un modello di sviluppo del turismo, dell’occupazione e della comunità, in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, puntando su sostenibilità, bellezza e inclusione. Spazio dunque a turismo sostenibile e lento, alla destagionalizzazione, per fare del territorio un riferimento per le attività culturali favorendo la crescita di talenti e imprese culturali, ma anche promuovendo percorsi storici e naturalistici, e utilizzando quindi la cultura come leva per la cura del territorio e della comunità, nell’ideale consolidamento del legame tra paesaggio culturale e cittadini. Il progetto prevede un ripensamento della dimensione abitativa in chiave di sviluppo di comunità e promozione socio culturale, per rendere il territorio sempre più attrattivo. Il tutto, con step di lavoro che vedranno la costruzione di infrastrutture immateriali, materiali e digitali.

«Siamo tutti felici ed entusiasti – sono le parole del sindaco di Cervo Lina Cha – siamo pronti per affrontare una nuova avventura, perché si tratta proprio di questo: per i piccoli comuni come i nostri un budget così cospicuo è motivo di gioia ma anche di preoccupazione nell’essere pronti a gestire un finanziamento per il quale ci dovremo attrezzare. Cervo, in sinergia con Diano Arentino e Villa Faraldi, ha vinto anche il bando Next Generation We della Fondazione Compagnia di San Paolo, per cui abbiamo già garanzie sulla programmazione che ci permetteranno di dare avvio ai lavori. Intanto, l’idea progettuale è di proporre interventi di promozione dei nostri tre borghi così da dare il via a uno sviluppo sostenibile in senso culturale, turistico, occupazionale e demografico. La sintesi del bando Borghi è proprio farli rivivere, rigenerarli e riportare fisicamente le persone in questi contesti: su questo dovremo lavorare sodo. La finalità è naturalmente sviluppare processi economici e rendere il territorio punto di riferimento anche per le attività culturali. Cervo ha già alcuni importanti appuntamenti durante l’anno, e così sarà anche per gli altri borghi. Vogliamo aiutare la crescita di giovani talenti e promuovere percorsi storici e naturalistici in maniera sinergica tra le realtà e tra i partner del progetto: la cultura dovrà diventare leva motrice per la cura del territorio e della sua comunità. Gli interventi strutturali di Cervo guarderanno alla riqualificazione di edifici pregevoli di proprietà del Comune: dal Castello al Bastione a Palazzo Viale fino all’Oratorio di Santa Caterina, che potrebbe diventare una residenza per artisti. Tutto questo potrà aiutare nello sviluppo di nuove dimensioni di vita e prospettive».

Cultural Open Hub vuole fare dei borghi luoghi vivi e vissuti, avviando un ecosistema diffuso anche per attirare professionisti che possano venire a lavorare in remoto per periodi più o meno lunghi; studenti che possano costruire competenze a contatto con un clima culturale vitale; imprese che possano scegliere il territorio per attività formative; turisti in cerca di storia, cultura e natura. La costruzione di una filiera produttiva – che si esplicita nella collaborazione con diverse attività del territorio tra cui anche Tovo nel Cuore, Dianese Outdoor, Pollaio Aperto, Cinemovel, Associazione i Borghi più belli d’Italia, SMACE, MeWe, Homers, Fondazione Impact Housing – servirà a cucire e rafforzare la presenza di energie nuove sul territorio, a saldare le relazioni con istituzioni e imprese di altra provenienza e, sul medio-lungo periodo, ad avere una proiezione di internazionalizzazione.

«Siamo entusiasti della buona riuscita del progetto – dichiara Paolo Sciandino, sindaco di Diano Arentino – Ci abbiamo creduto tanto e il finanziamento dimostra che fare sistema paga. Ringrazio in particolar modo il mio vicesindaco Serena Valle che si è occupata in prima persona della preparazione del bando. Queste risorse serviranno per sviluppare il turismo dell’entroterra».

«L’aggiudicazione del bando Borghi per Villa Faraldi è un traguardo molto importante, una cosa che probabilmente non si è mai vista qui – sono le parole del sindaco di Villa Faraldi Stefano Damonte – un finanziamento così ingente, distribuito su più anni, dà la possibilità di mettere in pratica dei progetti per rilanciare il turismo, l’economia locale, far aggregare le attività e promuovere un territorio che necessita di essere promosso per ritrovare linfa vitale. In questi anni ho visto Villa Faraldi spegnersi piano piano, le attività hanno chiuso, i paesi si stanno spopolando e vorrei invertire questa tendenza. In questo momento storico delicato e molto difficile, il bando Borghi rappresenta per noi un’iniezione di fiducia, è un incoraggiamento a rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare per fare qualcosa per il territorio. Sicuramente ci aspetteranno anni impegnativi, pieni di sacrifici, ma sono sicuro e convinto che avremo grandi risultati e molte gratificazioni».