Domenica 7 novembre 21, sul promontorio di Portofino, in Liguria,  percorso breve per i bambini della prima fascia di età del gruppo di Alpinismo Giovanile del CAI di Novi Ligure, alla scoperta di 3 punti strategici:  Batterie – Porto Pidocchio e Punta Chiappa.

Partendo dalla suggestiva piazzetta di San Rocco di Camogli, e percorrendo il sentiero contrassegnato da due bolli rossi, il gruppetto,  dopo circa quaranta minuti di non ripida salita, arriva alla località chiamata  “Batterie”.  Punto di osservazione particolarmente interessante sull’immensità del mare che si offre davanti ai nostri occhi , questo spettacolare angolo del promontorio permetteva ai soldati, nel corso della seconda Guerra mondiale, di tenere sotto controllo i movimenti navali e aerei  verso il non lontano Porto di Genova, protetti dalla spessa vegetazione della macchia mediterranea. A ricordo di questa attività militare sono ben visibili le vecchie costruzioni “Sentinella” (vedi foto) e la “Piazzola per l’artiglieria”.  Dopo la breve sosta utile per una ricarica energetica a base di barrette e succhi di frutta, si riprende la marcia ripercorrendo in discesa lo stesso sentiero dell’andata fino al bivio per imboccare quello  contrassegnato dai due quadrati rossi che conduce al piccolo, ma molto affascinante, Porto Pidocchio, antica tonnara e attualmente approdo  per i battelli provenienti da Camogli per San Fruttuoso e Portofino. Da qui si raggiunge in breve tempo il bellissimo scoglio chiamato Punta Chiappa, il punto più estremo del Promontorio di Portofino, esposto al vento come fosse la polena sulla prua della nave. Dopo le inevitabili foto di rito per immortalare questo unico paesaggio fatto di  mare, scogli e montagna,  il gruppo riprende il sentiero per il ritorno che comprende anche una lunga scalinata: contando tutti i 544 scalini, Leonardo ci aiuta a non sentirne  la fatica in  salita; tra risate e battute ironiche sul particolare nome dello scoglio, si respira a pieni polmoni l’aria fresca che profuma di mare e di rosmarino e prima di essere bagnati dalla improvvisa pioggerella pomeridiana, si arriva alle auto.


Da segnalare che pur essendo in ambiente “vista mare”, i sentieri percorsi non sono assolutamente banali e presentano talvolta asperità su conglomerati rocciosi posti a tratti anche a precipizio sul mare dove i giovanissimi alpinisti hanno saputo destreggiarsi con la dovuta calma e concentrazione seguendo, sempre in sicurezza, chi li precedeva, per evitare così possibili ma sgradevoli “incidenti di percorso”.

Nel frattempo, i ragazzi della seconda e terza fascia si sono cimentati con l’impegnativa “via dei tubi”; Il percorso segue l’antico acquedotto costruito alla fine dell’ottocento per portare a Camogli l’acqua della sorgente Caselle. Oggi la parte in quota dell’acquedotto è mantenuta a fini antincendio, mentre il tratto più utilizzato porta ancora oggi l’acqua da Caselle a San Fruttuoso.

Ampie finestre panoramiche e l’immersione nel buio di gallerie scavate nel conglomerato hanno concorso a farne uno dei percorsi più spettacolari ed emozionanti del Parco di Portofino. Il sentiero, la cui percorrenza è riservata ad escursionisti con una buona esperienza, è accessibile solo se accompagnati dalle guide del Parco di Portofino (o nel caso dei nostri ragazzi dai loro Accompagnatori del C.A.I.) ed ha un tracciato altamente spettacolare e suggestivo attraverso tre tunnel, scalette e passaggi a strapiombo.

I tratti più esposti sono attrezzati e messi in sicurezza con scale e catene.

Raggiunto il termine della via, i ragazzi sono risaliti fino alla vetta del Monte di Portofino a da li hanno fatto ritorno al punto di partenza.

Segreteria Gruppo A.G. C.A.I. Novi Ligure