Un incidente stradale con feriti lievi ma che avrebbe potuto essere devastante se sul marciapiede, dove una delle due auto ha concluso la sua corsa ci fosse stata una persona se non addirittura un bambino visto che è accaduto dove solitamente si ferma il servizio di trasporto pubblico.

Un incidente che é l’ennesimo e un’abitante di Rivalta Scrivia, che a differenza di altri non ha chiesto l’anonimato ma si é firmata con nome e cognome, ha deciso di re “basta” e far sentire la sua voce che é la stessa degli oltre mille abitanti di Rivalta Scrivia.


Una lettera dura, un atto di accusa nei confronti soprattutto degli automobilisti che non rispettano i limiti e utilizzano il lungo rettilineo della frazione come fosse un autodromo.

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Gent. le Direttore ,
sono qui ancora una volta a rendere conto dell’ennesima tragedia sfiorata sulla statale di Rivalta Scrivia. Nel pomeriggio di ieri, giovedì 21 ottobre, due automobilisti, provenienti da Tortona in direzione Pozzolo, hanno azzardato entrambi un sorpasso all’autobus di linea in sosta alla fermata, si sono “agganciati” e una di esse si è capottata schiantandosi contro la recinzione di una casa.
Praticamente come Hamilton e Verstappen a Monza!
Per pura fortuna nessun pedone si trovava in quel momento sul marciapiede, altrimenti i residenti di Rivalta Scrivia sarebbero stati colpiti da un nuovo lutto.
Siamo stanchi di avere il terrore ad utilizzare i marciapiedi, per non parlare del timore che ci assale quando i nostri figli devono attraversare la strada dopo essere scesi dall’autobus. Siamo stanchi nel dover guardarci le spalle per immetterci nei nostri cortili mentre rientriamo in auto nelle nostre abitazioni.
Nessuno rispetta i limiti di velocità, tutti vanno ben oltre 50 chilometri orari e i pochi rispettosi dei limiti vengono sistematicamente sorpassati. E’ una strada provinciale o è un autodromo?
Manca la striscia di mezzeria, che invece dovrebbe essere ridisegnata e servirebbe a far capire agli automobilisti che si tratta di una strada a doppio senso. Sarebbe una garanzia di maggiore sicurezza.
Per non parlare delle strisce pedonali, poche e mal posizionate nell’abitato.

So già la risposta che mi daranno le Autorità: a giorni verrà installato un impianto semaforico.
Purtroppo questa misura sarà insufficiente perché il luogo scelto è sbagliato. Posizionato dopo la scuola (che risulta così non protetta), lontano dalle fermate del bus, dai negozi. Gli automobilisti si fermeranno ma avranno tutto il tempo per riaccelerare e comunque continueranno indisturbati a sorpassare.
Si dovrebbero sistemare numerosi dossi di rallentamento per far rispettare i 50 km orari e, soprattutto, spartitraffico centrale per evitare sorpassi da parte di automobilisti e camionisti (sì anche camion) potenzialmente criminali.
E’ troppo forte quest’ultima affermazione? No, direttore, trovo più scandalosa quella di un automobilista che per un soffio la scorsa settimana non ha “centrato” con un sorpasso azzardato un bambino appena sceso dal pullman e che, alle mie rimostranze, ha inveito dicendo che in questa statale può sorpassare quanto vuole e che al limite paga una multa da 50 euro.

Sono decenni che manca la volontà politica, a livello comunale e provinciale, di risolvere questo semplice problema.
Il traffico di mezzi pesanti in questa provinciale è già di per sé insostenibile e a questo si aggiungono i pendolari stressati che corrono infrangendo il codice della strada, quasi sicuri di non essere perseguiti.
Grazie per l’attenzione.

Daniela Cabella