I Carabinieri di Balzola hanno denunciato in stato di libertà per truffa continuata una 53enne con specifici precedenti di polizia, la quale, dal luglio 2019 al giugno 2021, in qualità di agente finanziario per conto di una nota società con sede a Milano, avrebbe fatto sottoscrivere delle polizze di investimento a lungo termine che promettevano vantaggiosi tassi di interesse, sottraendo alle vittime, una pensionata e una commerciante del casalese, madre e figlia, 190mila euro complessivi.

Tutto aveva inizio quando la commerciante veniva messa in contatto con l’agente finanziario da un’ignara terza persona, in occasione di un incontro fortuito presso un esercizio artigianale. La vittima, dopo avere consultato la madre pensionata, dava inizio al rapporto finanziario con la 53enne, versando nei mesi di luglio e ottobre due tranche da 50mila euro e successivamente, nel mese di novembre, una terza da 40mila per definire gli investimenti proposti.


La vittima, che operava per conto proprio e della madre, con il denaro tratto dal conto corrente di quest’ultima, arrivava nel frattempo a investire 190mila euro complessivi, incamerati regolarmente dall’agenzia ma successivamente distratti dall’agente, come le indagini dei Carabinieri stanno cercando di dimostrare. Dopo quasi due anni, però, il rapporto di fiducia fra l’agente e le due investitrici iniziava a vacillare e la 53enne, decisa a non perderle, organizzava un incontro presso una sede locale dell’agenzia, invitando una terza persona in qualità di broker per dare maggiore credibilità alla situazione, con l’incarico di convincere la commerciate della validità degli investimenti proposti. La donna però mangiava la foglia e nei giorni successivi riusciva a scoprire che l’uomo non era un broker ma un autista di cortesia, del tutto estraneo al settore finanziario. Alla luce di questo, la vittima decideva quindi di revocare la fiducia alla 53enne, riuscendo a recuperare 30mila dei 190mila euro investiti. Successivamente, vista l’impossibilità di rientrare dell’ulteriore denaro investito, la commerciante decideva di denunciare i fatti.

La 53enne, non nuova a questo genere di reati, nei giorni scorsi era stata già denunciata per appropriazione indebita e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico dai Carabinieri di Vignale Monferrato, a conclusione dell’attività di indagine scaturita dalla querela sporta da un 28enne. Nella circostanza, la donna si era appropriata indebitamente di 400 euro ricevuti dalla vittima come pagamento del premio assicurativo di un autocarro, emettendo certificati assicurativi mai registrati in banca dati ANIA, l’associazione delle imprese di assicurazione operanti in Italia.