E’ stato uno dei primi a creare una grande azienda a Tortona nel dopoguerra (la Mossi&Ghisolfi) ed é stato uno degli ultimi ad andarsene. Parliamo dell’ennesimo figlio illustre che la città ha perso in questi ultimi tempi, cioé Vittorio Ghisolfi, re della plastica, deceduto stamattina, martedì 28 luglio, nella sua abitazione di Tortona all’età di 90 anni.

Vittorio Ghisolfi, insieme a Wilmer Graziano e diversi altri, é stato uno dei imprenditori più importanti di Tortona nel periodo dell’industrializzazione post bellica.


Prima di illustravi chi era Ghisolfi scrivendo le stesse parole e LE STESSE UGUALI NOTIZIE RIPORTATE DA ALTRI GIORNALI che, come noi, hanno “preso” da siti internet senza però citare la fonte (ma noi per correttezza lo facciamo) vogliamo scrivere qualcosa di nostro pugno, di singolare che non sia “copiato” da altri come hanno fatto alcuni colleghi, perché il giornalismo oggi non deve essere solo quello di prendere e riportare.

Ci teniamo ad evidenziare che Vittorio Ghisolfi é stato un grande imprenditore non solo per Tortona, ma per migliaia di famiglie sparse in tutto il mondo, alle quali ha dato un lavoro. Ha ricoperto molte cariche nella sua vita e ha avuto tre figli: Guido, nel 1956, Marco, nel 1961, e Anna nel 1969.

Credo, senza ombra di dubbio, che il dolore più grande della sua vita l’abbia provato nel 2015 quando il figlio Guido si é suicidato. Da padre posso immaginare l’indicibile sofferenza che ha provato e che ho colto tutta nel suo sguardo, il giorno del funerale del figlio, davanti alla cattedrale di Tortona.

Quel giorno, mentre tutti i miei colleghi giornalisti scattavano migliaia di fotografie immortalando il dolore di due genitori (e oggi qualcuno ne ha pure pubblicata una), io ho abbassato la macchina fotografica per rispetto al dolore di un padre, di una madre e dei familiari. E’ stato in quel momento che ho capito quando cinismo possa esserci in questo mestiere, che alcuni fanno infischiandone dei sentimenti.

Vittorio Ghisolfi e la sua famiglia non meritavano quello, non meritavano il can can mediatico che c’é stato allora e che probabilmente avranno anche stavolta, quando verranno celebrati i funerali del capostipite della famiglia.

Io ero lì, quel giorno, al funerale di Guido, e ho sentito il dolore di Alberta Mossi, di Marco e Anna Ghisolfi ed é stato molto penoso. Mi sono vergognato di essere un giornalista ed é per questo che stavolta, Oggi Cronaca, non sarà presente al funerale di Vittorio Ghisolfi e questo sarà l’unico articolo che parlerà della sua morte, nella speranza di ricordarlo in futuro, quando a lui verrà intitolato qualche edificio.

Alla figlia Anna, che conosco personalmente e a tutti i familiari, le più sentite condoglianze da parte di tutta la Redazione. Spero che la città di Tortona, in qualche modo, possa dare a Vittorio, tutti i riconoscimenti per una vita intensa, difficile, grande!

Angelo Bottiroli

STORIA DI VITTORIO GHISOLFI

Di seguito alcune notizie di Vittorio Ghisolfi tratte dal sito http://www.corsi.storiaindustria.it/areetematiche/protagonisti/001/ghisolfi/index.shtml, le stesse che hanno ripotato altri autorevoli giornali senza però citarne la fonte

Vittorio Ghisolfi nasce il 19 novembre 1930 a pochi chilometri da Tortona (AL) da una famiglia di emigranti; egli stesso vive due anni, dal 1934 al 1936, in Brasile, prima che il padre Igino decida di ristabilirsi definitivamente in Italia. Dopo aver conseguito il diploma scientifico a Torino, si iscrive al Politecnico di Milano. Risale a questo periodo l’incontro con Alberta Mossi, sua futura sposa. Dal loro matrimonio nasceranno tre figli: Guido, nel 1956, Marco, nel 1961, e Anna nel 1969.

Nel 1952 Ghisolfi, dimostrando le sue caratteristiche di concretezza e intraprendenza, decide di avviare, insieme al suocero Domenico, una ditta per la trasformazione di materie plastiche. La Mossi & Ghisolfi, così denominata dal nome dei due fondatori, nasce nel settembre del 1953 a Tortona. Nel 1954, in seguito all’improvvisa morte di Domenico Mossi, Vittorio si trova a capo dell’azienda e, perciò, abbandona gli studi di ingegneria. Vittorio è convinto della necessità di specializzarsi in un’unica produzione; decide quindi di dedicarsi, prima, alla trasformazione e, in un secondo momento, alla produzione del polimero Pet. In un decennio porta la Mossi & Ghisolfi ad essere una dei maggiori produttori italiani di imballaggi in materie plastiche, grazie anche alla joint venture con la Montecatini nel 1963.

Altre notizie le potete trovare su Wikipedia al linlk https://it.wikipedia.org/wiki/Mossi_%26_Ghisolfi