Direttore, buona giornata.

Io la chiamerei  semplicemente  “violenza” .


Quella violenza che e’ dilagata tra i giovanissimi e che non ha, finora, interessato chi dovrebbe invece per ruoli e mansioni occuparsi anche di questo. Ovunque in Italia.
Chi ha occhi per vedere, orecchie per sentire e cuore per i propri figli e nipoti dovrebbe invece preoccuparsi per questo dilagare incontrollato, diciamolo pure forte “incontrollato”, di questa nuova violenza.

Tutti presi dalla pandemia, giustamente, dai problemi del mondo del lavoro e da una societa’ profondamente colpita da anni di crisi ci siamo dimenticati dei giovanissimi: della loro educazione, a scuola e in societa’, del rispetto che dovrebbero avere, e solo in parte hanno compresi noi  genitori, per professori, compagni di scuola, coetanei e piu’ in generale per la convivenza civile.
Il problema e’ dilagato e ci accorgiamo ora che i genitori non capiscono, i medici non sanno come curare e le forze dell’ordine non riescono ad arginare. 
Si e’ corso troppo in avanti senza curarci delle macerie che lasciavamo indietro?

Cordiali saluti.

Il Tortonese Fedele