Parte con giugno l’impiego in Europa del Digital Green Certificate, sebbene gli Stati membri continuino a muoversi in ordine sparso, con regole diverse gli uni dagli altri. Per fare un po’ di ordine – e comunicare un’uniformità tuttora assente – la Commissione Ue, con la sua presidente Ursula von der Leyen, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha annunciato il lancio da oggi del cosiddetto gateway Ue, l’infrastruttura tecnica che permetterà la validazione tecnica dei certificati Covid, a cui i Paesi già pronti (ad oggi 17) potranno connettersi per mettere in rete i propri certificati verdi. Un sistema che sarà pienamente operativo dal 1° luglio e, previa approvazione dello strumento da parte del Parlamento europeo, permetterà di muoversi liberamente tra i Ventisette.

Di fatto, come scritto più volte, il pass (su cui l’Ue ha raggiunto con difficoltà l’accordo) consentirà di evitare quarantene e restrizioni e sarà concesso a chi è vaccinato, a chi è guarito dal Covid e a chi risulta negativo al tampone.


Quella che arriva da Bruxelles ora è una raccomandazione mirata a uniformare le regole, che al momento sono ancora diverse da un Paese all’altro. Il certificato verde dovrebbe essere concesso a partire da 14 giorni dalla vaccinazione completa (in Italia, invece, il pass è concesso anche a chi ha effettuato solo la prima dose). Per chi è guarito, il certificato dovrà essere valido per 180 giorni dopo il test molecolare positivo. Per chi deve sottoporsi a tampone, la Commissione propone un periodo di validità standard di 72 ore per i test molecolari e, se lo Stato membro li accetta, di 48 ore per gli antigenici rapidi.

«Gli europei dovrebbero godersi un’estate sicura e rilassante. Con l’avanzare della vaccinazione, proponiamo di allentare gradualmente le misure di viaggio in modo coordinato», ha detto von der Leyen, che apre nuovamente anche ai viaggiatori extra Ue, purché vaccinati con siero approvato dall’Ema e dotati di un certificato che consenta loro di muoversi senza ostacoli nel vecchio continente. «Sarebbe un peccato chiedergli un altro documento per andare a un concerto, ad esempio. Vogliamo che ci sia libero movimento nell’Unione europea», ha sottolineato il commissario alla Giustizia Didier Reynders.

Un roadmap che prevede di riattivare gli spostamenti anche per vacanza, pur riservando la possibilità ai singoli Stati membri – in caso di elevata incidenza di varianti preoccupanti – di reintrodurre restrizioni agli spostamenti a seconda dei colori delle aree comunicate dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

Guardando all’Italia, il pass verde – che sarà integrato nelle app Immuni e IO e dialogherà con il sistema europeo – è stato istituito già nel decreto legge n°52 del 22 aprile. Da quel giorno sono consentiti gli spostamenti anche per turismo tra le regioni e i territori rossi e arancioni a chi dimostra l’avvenuta vaccinazione, l’immunità o la negatività al Covid. Lo stesso certificato sarà richiesto, dal 15 giugno, per partecipare ai matrimoni e più in generale alle feste che seguono cerimonie civili e religiose, anche al chiuso.

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