Coraggio, orgoglio e generosità sono le parole chiave per descrivere lo spirito di questo evento dedicato ad arte e cultura, il primo organizzato nel nostro territorio dopo l’ultimo periodo di lockdown. Tutti i cittadini del Ponente sono invitati a venire a conoscere il borgo di Castellaro; per questa giornata ringraziamo il Sindaco Giuseppe Galatà, il Parroco don Enrico Molineris e l’intera comunità del paese.

Un contributo particolare è dato dal Prof. Adelio Anfosso, responsabile del Museo Parrocchiale Itinerante, che dice: “Grazie alla sensibilità e al contributo di molte persone siamo riusciti a portare a termine l’opera di restauro dell’affresco cambiasesco ritrovato all’interno dell’Oratorio dell’Assunta e con soddisfazione domenica 6 giugno lo presenteremo alla comunità in occasione della giornata che la Delegazione FAI di Imperia, che ringrazio, ha voluto dedicare alla scoperta del borgo di Castellaro”.



Castellaro ha una storia antica: il suo nome richiama le fortificazioni (i “castellari”) delle antiche popolazioni Liguri; il borgo è sorto su un percorso di crinale a breve distanza dalla mansio romana di Costa Balenae, porto e nodo stradale sulla Via Julia Augusta. Nel 1049 i marchesi di Clavesana infeudarono il sito ad Anselmo de Quadraginta che eresse una residenza fortificata forse sulle rovine del “castellaro” ligure. Nel 1228 passò ai Genovesi che lo infeudarono prima ai Lingueglia, poi agli Spinola; l’evento più importante tra Sei- e Ottocento fu la costruzione del Santuario di N.S. di Lampedusa. Ebbe danni e vittime nel terremoto del 1887.


Nell’Ottocento intorno a Castellaro c’erano olivi, siepi di rosmarino e capperi sui muri; il Novecento ha portato le serre dei fiori e le auto a sostituire i muli ma poco altro è cambiato in questo borgo affacciato sulla città di Taggia e sul torrente Argentina. Dai suoi olivi e vigneti si ricava ottimo olio extravergine di oliva Taggiasca e il vino Moscatello che piacque a papi e re. Per Giovanni Ruffini, autore del Dottor Antonio: “è il più gaio paesetto del mondo; si potrebbe immaginare che Castellaro senta la felicità dell’esistenza!” e ancora “quasi che….in un trasporto di gioia stia per gettarsi fra le braccia della Valle Argentina”.

Durante la visita approfondiremo la storia del borgo e andremo alla scoperta dei suoi beni:

Parrocchia di S.Pietro in Vincoli: seicentesca, eretta sui muri dell’antico castello distrutto; pregevoli l’altar maggiore di G.Gaggini (1684), il tabernacolo cinquecentesco, il Crocifisso miracoloso, il gruppo ligneo di S.Pietro in Vincoli (1822) portato a spalle nella festa patronale, l’esteso sagrato a “risseu” del 1750.

Oratorio dell’Assunta: seicentesco, ha una statua lignea dell’Assunta attribuita al Maragliano e un Crocifisso settecentesco. Sulle pareti, tracce di pitture murali di cui si conosce l’autore; è stata riportata alla luce e restaurata la Flagellazione di Cristo, dipinta in stile ispirato al pittore genovese Luca Cambiaso.

Cripta: angusta e suggestiva, era adibita a luogo di sepoltura.

Museo Parrocchiale: per riscoprire la storia locale, valorizzare il patrimonio culturale e promuovere il senso di appartenenza della comunità.

Nel pomeriggio è prevista la presentazione del restauro della pittura murale “cambiasesca” venuta alla luce recentemente all’interno dell’Oratorio dell’Assunta.


Saranno presenti gli “apprendisti ciceroni®” delle classi 4AM, 4AM1 e 4F del Liceo Amoretti e Artistico di Imperia, che durante l’anno scolastico hanno portato avanti con la delegazione FAI di Imperia il Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex Alternanza scuola-lavoro), incentrando sul borgo di Castellaro il loro lavoro diversificato in base ai diversi indirizzi di studio: la sezione di Architettura ed Ambiente racconterà, con il supporto di pannelli illustrati, lo sviluppo del borgo, con scorci del centro storico, e le sue ricchezze artistiche e naturalistiche; la sezione di Arti Figurative ha riprodotto le fasi di realizzazione di un affresco e di una pittura murale sull’esempio della Flagellazione di Cristo restaurata nell’Oratorio dell’Assunta; la sezione Audiovisivo-Multimedia presenterà attraverso un video tutto il lavoro realizzato dai compagni di Arti Figurative e percorrerà le vie e i caruggi per testimoniare con foto e registrazioni quanto di bello ed inconsueto si può scoprire in questo borgo.


Altre “bellezze” intorno a quelle aperte dal FAI sono il seicentesco Oratorio della Madonna del Carmine, e il Santuario della Madonna di Lampedusa con la sua storia miracolosa e i suoi lecci monumentali. All’interno della cripta sarà allestita una mostra fotografica e nel Palazzo del Marchese una mostra di pittura. Senza dimenticare l’olio extravergine di oliva Taggiasca e il vino Moscatello di Taggia, che si potranno acquistare nei punti vendita del borgo.


E non possiamo dimenticarci di un’altra “bellezza” naturale di Castellaro; come dice la Capodelegazione FAI di Imperia Carmen Lanteri, “passeggiando in questi giorni nelle vie del centro storico mi ha colpito molto la presenza numerosa delle rondini  che in questa stagione a Castellaro vivono, volano, nidificano, garriscono; un’esplosione di vita alata bianca e nera meravigliosa da ammirare a naso in su. Sarà un piacere visitare il borgo circondati dai loro acrobatici giochi aerei e immergersi in un connubio di storia e natura, pensando che il futuro del pianeta dipende anche dalla salute delle rondini”.


Le visite avverranno rispettando tutte le disposizioni vigenti in materia di distanziamento fisico e tutela della salute; gli eventi saranno organizzati in gruppi limitati di persone, si può partecipare su prenotazione, da effettuarsi online, fino ad esaurimento posti, sul sito FAI Prenotazioni (https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/alla-scoperta-del-borgo-di-castellaro-12845), si potrà scegliere l’orario preferito tra quelli disponibili e versare il contributo minimo in favore del FAI. Nel caso i turni disponibili nelle prenotazioni online non fossero pieni, sarà possibile far partecipare i visitatori che non hanno prenotato fino ad esaurimento della capienza del turno di visita.


Questo Evento di Primavera è un’irrinunciabile occasione di raccolta fondi destinati a proseguire le attività istituzionali della Fondazione. Per questo la raccolta dei contributi avverrà prima dell’evento, all’atto di prenotazione online della visita; ogni visita è a contributo libero minimo a partire da 3€. È un piccolo sforzo che il FAI chiede a tutti coloro che aspettano le Giornate FAI e che può fare davvero la differenza. Per chi volesse sostenere in maniera più concreta il FAI sarà possibile donare contributi di importo maggiore. Il contributo di ogni singolo cittadino può fare la differenza: più contribuisci, più aiuti il FAI a salvare l’Italia. Sarà possibile iscriversi e rinnovare l’iscrizione al FAI.


Ed ora un po’ di logistica: 

– Il punto di incontro per le visite a cura della delegazione FAI è in piazza della chiesa alla sommità del borgo che dista circa 10-15 minuti a piedi dal parcheggio. 

– Dove mangiare: chi vorrà passare l’intera giornata a Castellaro troverà Menu FAI in ristoranti convenzionati per la nostra giornata, l’elenco sarà disponibile ai banchi. 

– I negozi di alimentari e i bar faranno uno sconto del 10% ai visitatori.

– Abbigliamento: raccomandiamo le scarpe comode, prendendosi il tempo necessario la giornata sarà molto piacevole!


Oggi più che mai il FAI ha bisogno di sentire gli italiani vicini, anche se alla “giusta distanza”, per continuare insieme a impegnarsi per la tutela della nostra eredità più preziosa: questa straordinaria Italia fatta di luoghi e persone uniche al mondo che merita oggi tutto il nostro amore. In questi mesi così difficili per il paese l’amore del FAI per l’Italia si è intensificato. Il FAI vi aspetta!