La Città di Casale Monferrato onora la figura del Presidente Emerito Paolo Filippi allestendo la camera ardente nella sala del consiglio di Palazzo San Giorgio da domani mattina, lunedì 5 aprile, alle 10.

Pubblichiamo di seguito il commento pubblico del Sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi, sull’improvvisa scomparsa di Paolo Filippi tratto dal suo profilo Social:


Oggi è andato avanti Paolo Filippi
Occhi inesperti ci avrebbero visti come avversari politici, pochi sanno che per me è stato un amico sincero che non ha esitato a sostenermi in momenti difficili senza ma ledere il ruolo di maggioranza/opposizione che è alla base della vita democratica alla quale molto teneva.

Era un politico d’antan, di razza forse estinta. Seppe vivere ruoli istituzionali alti senza perdere la giovialità e l’umiltà del ragazzo monferrino che amava il pallone e il cibo casareccio. Di ciò, tutti, dovremmo prendere esempio. Il pensiero affettuoso e le condoglianze vanno alla famiglia e gli amici più cari. Arvedse Paolo.

Era un politico d’antan, di razza forse estinta.Seppe vivere ruoli istituzionali alti senza perdere la giovialità e l’umiltà del ragazzo monferrino che amava il pallone e il cibo casareccio. Di ciò, tutti, dovremmo prendere esempio. Arvedse Paolo!

maggioranza/opposizione che è alla base della vita democratica alla quale molto teneva.Era un politico d’antan, di razza forse estinta.Seppe vivere ruoli istituzionali alti senza perdere la giovialità e l’umiltà del ragazzo monferrino che amava il pallone e il cibo casareccio. Di ciò, tutti, dovremmo prendere esempio. Arvedse Paolo!

Oggi è andato avanti Paolo Filippi.
Occhi inesperti ci avrebbero visti come avversari politici, pochi sanno che per me è stato un amico sincero che non ha esitato a sostenermi in momenti difficili, senza mai ledere il ruolo di maggioranza/opposizione che è alla base della vita democratica alla quale molto teneva.
Era un politico d’antan, di razza forse estinta.
Seppe vivere ruoli istituzionali alti senza perdere la giovialità e l’umiltà del ragazzo monferrino che amava il pallone e il cibo casareccio.
Di ciò, tutti, dovremmo prendere esempio.
Arvedse Paolo!