È uscito venerdì 8 gennaio il nuovo singolo di Alessio Are. A poco più di due mesi dal brano “Baciami ancora”, è ora possibile ascoltare “Offline” in occasione della cui uscita noi di Oggi Cronaca abbiamo intervistato, per la rubrica Oggi Musica, il ventiseienne originario di Morano sul Po. A seguire l’intervista.

Alessio Meloni all’anagrafe, qual è invece la storia e il perché del tuo nome d’arte Alessio Are? Il mio nome d’arte è semplicemente il connubio del mio nome e del cognome, Are, di mia nonna Chiara: è, quindi, un omaggio a lei.


Come ti descriveresti come persona ed in quanto cantante? Credo che la mia persona e il mio “personaggio” in qualche modo si assomiglino … Sicuramente le mie caratteristiche principali, sia come persona che come “personaggio”, sono la perseveranza e l’imprevedibilità.

Da bambino cosa immaginavi e sognavi di vivere e divenire in età adulta? E vi è qualcosa che vorresti rivelare ai nostri lettori che, magari, non hai mai condiviso prima con alcuno? Già dall’età di sette anni sognavo di salire su un palco importante. Ho sempre sognato che i riflettori di un grande stadio si accendessero su di me, che mi illuminassero, insomma di avere quindi gli occhi dei fan addosso ed ancora oggi sogno tutto questo.

E a proposito di momenti, inizi, prosegui e sviluppi, quando la Musica è entrata nella tua vita tatuandosi nella tua anima senza possibilità di ritorno? Quando cioè hai compreso che essa ti aveva ormai inciso la mente e il cuore, e quale tra i due – tra istinto e ragione – ha predominanza nel tuo quotidiano? Molto probabilmente in me predomina l’istinto perché sono una persona affamata di conoscere nuovi posti e nuove persone tant’è che mi faccio sempre trascinare dalle mie sensazioni. Il momento esatto in cui ho capito che la musica aveva inciso la mia mente e il mio cuore è stato quando ho avuto l’onore di calpestare il palco dei casting di “Amici” di Maria De Filippi.

Cosa rappresenta per te la musica in generale e come definiresti la tua di musica? Considero la musica secondo due punti di vista e cioè quello da ascoltatore e quello da professionista. Per quanto, da ascoltatore, la musica possa sembrare “leggera” è all’opposto, da artista, decisamente  ardua e non prevedibile: è per questo che cerco sempre di scrivere testi che possano avvicinarsi il più possibile alla realtà ed infatti definisco la mia musica REALE.

Quale ritieni essere il potere della Musica nonché il suo principale pregio, valore e finalità? Per quel che mi riguarda, la musica unisce e divide allo stesso tempo; la musica è e rispecchia le sensazioni positive e negative della vita stessa, sotto forma di note… e, come la vita stessa ci insegna, la finalità della musica la si decide in maniera personale e soggettiva.

Per poter fare della propria Passione una professione, quant’è importante il curriculum? Con curriculum intendo non solo ed unicamente lo studio bensì piuttosto aver già fatto pratica, avere esperienza e contatti in un certo settore… Il curriculum è molto importante e non è mai abbastanza ricco dunque, per questo motivo, a tutt’ora cerco di continuo di ampliarlo.

Dal tuo punto di vista cosa caratterizza o per lo meno sarebbe auspicabile caratterizzasse l’Arte tutta e gli artisti? A tuo parere cioè cosa non può mancare ad un cantante che possa essere chiamato a tutti gli effetti Artista con la A maiuscola? A mio avviso anche un ragazzo con una chitarra in mano seduto su un marciapiede e con solo qualche spicciolo nel cappello può essere considerato a buon diritto un artista perché, come affermato prima, la finalità della musica dipende da ciascuna singola persona. Se si riesce a far sorridere o a far piangere attraverso la musica, allora, si può essere definiti a ragione Artista con la A maiuscola.

In un’epoca storica quale quella attuale che pare dominata da Internet, dai social e dai reality come è possibile, a tuo avviso, riuscire ad emergere per il proprio autentico valore laddove i canali di diffusione sono di gran lunga in numero superiore a quanto richiederebbe normalmente non soltanto il mercato, ma un attento ascolto? Questa domanda me la pongo tutti i giorni anch’io. Essere artista significa essere un imprenditore e fare i conti anche con strategie di marketing e collaborazioni di vario tipo, ma purtroppo non esiste un manuale di istruzione che faccia da guida ad un percorso di questo tipo.

Tu che rapporto hai con la tecnologia e con la rete, cosa ossia apprezzi e cosa al contrario ti infastidisce di esse? I tempi cambiano e sono cambiati …difatti prima c’erano i festival, il passaparola, le radio che davano la possibilità agli artisti di emergere mentre ora c’è Instagram, YouTube, Tiktok. Vivendo in quest’epoca non saprei quale dei due mezzi e metodi di diffusione sia il migliore, tuttavia propenderei per credere che entrambi abbiano pari pregi e pari difetti.

Vi è qualche persona ed artista al quale ti ispiri nel tuo fare musica e con il quale vorresti collaborare, e per quale specifica ragione? Ce ne sono troppi, ma in questo momento mi piacerebbe molto arrivare ad avere un feat con Ana Mena.

Secondo te c’è una Bellezza che può essere universale e travalicare il gusto e le preferenze? È possibile ovvero che vi sia davvero un universalmente bello così riconosciuto da tutti, seppure ognuno ne venga attratto per un aspetto piuttosto che per un altro? No, non credo esista una Bellezza universale. Non ritengo sia possibile perché la bellezza risiede nella differenza. Il gusto e le preferenze servono a stimare un artista piuttosto che un altro – se non fosse così non vi sarebbe più la soddisfazione di entrare nel cuore dei fan che scelgono un determinato artista poiché diverso da tutti gli altri.

A proposito del tuo brano “Offline” [https://youtu.be/PB_5B8xzf_Y] racconta di un’esperienza vissuta in prima persona sulla tua pelle, autobiografica? Sì, “Offline” racconta di un periodo che ho vissuto sulla mia pelle.

Con quale intenzione è venuta alla luce la canzone “Offline” e qual è il messaggio che vuoi trasmettere con questo testo? Benché io penso che la canzone parli da sé, debbo comunque sottolineare che l’ho scritta in un momento buio della coppia, con la speranza di sognare di nuovo. Il messaggio è semplice ovverossia che, anche se si è disconnessi a causa della vita di tutti i giorni, due persone possono non di meno ritrovarsi.

Proprio per ciò che concerne innamoramento ed amore, tu sei (stato) sensibile ai colpi di fulmine o, al contrario, per scegliere di accompagnarti ad un’altra persona hai necessitato di qualcosa in più di una mera attrazione fisica, dettata dal magnetismo esteriore? Ti è mai capitato di iniziare una frequentazione unicamente sulla scia di un interesse e “richiamo” sessuale, come all’opposto affascinato solamente mentalmente e dall’animo dell’altra persona? Credo che l’innamoramento sia come l’universo, pieno ostacoli, e di meteoriti e pur disseminato di momenti belli come lo sono i pianeti. Certo è che esso è altresì immensamente sconosciuto. Sicuramente per scegliere una persona che affianchi nella vita per molto tempo è necessario tanto altro oltre il magnetismo esteriore. Detto questo, però, mi sono capitate numerose frequentazioni dettate dal richiamo sessuale e assai poche dal fascino mentale ed emozionale.

Cosa trovi massimamente seduttivo ed imprescindibile perché una partner divenga moglie – se non erro sei sposato… – e possa permanere quale centro di gravità che non ha bisogno di ulteriore ed altro di diverso da lei? Una compagna quando e come può essere quella forza di sempre rinnovata stabilità eppure propulsiva all’appagamento che non conosce fine dettata dalla noia e svilimento a causa magari dell’abitudine o di altro? Nella vita che cosa si fa per non annoiarsi!?? Si prova e si riprovano cose nuove, si viaggia per scoprire luoghi diversi e persone differenti, arricchendo sempre di più la mente e l’animo. Ho scelto mia moglie non perché sia insuperabile, ma perché è insostituibile nella riuscita di cambiare e di provare con me, senza sosta, novità.

Il videoclip del tuo brano “Offline” vede Alberico De Giglio interpretare uno dei due protagonisti, assieme a Delia Cavaliere. Come ha avuto avvio questo vostro trovarvi per e in un progetto comune? Il mio team ha provveduto all’ingaggio del talent Alberico De Giglio con il quale è nata una bellissima collaborazione e un bellissimo rapporto umano. Delia Cavaliere è stata scelta da me.

Quali le tue priorità, ad oggi? E quali i tuoi prossimi progetti artistici e personali, a breve e a più lungo termine? La mia priorità ad oggi e per il futuro è sempre la stessa, ossia la mia carriera. Sui prossimi progetti purtroppo non posso rivelare granché, posso solo anticipare che è in arrivo un qualcosa di inedito che lascerà a bocca aperta. Dal punto di vista personale mi piacerebbe fare un bel viaggio con mia moglie e poterci godere un po’ di meritato relax, per ora vogliamo solamente goderci il nostro matrimonio e costruire al meglio la nostra coppia.