«Se potessi andare in vacanza, ci andrei volentieri». Parola del premier Mario Draghi, che si è detto «d’accordo» con l’invito agli italiani del ministro del Turismo Massimo Garavaglia a prenotare le vacanze estive. Niente più che una battuta, accompagnata da un sorriso, che però è giunta come un’iniezione di fiducia nel corso della conferenza stampa tenuta dal primo ministro all’indomani del Consiglio d’Europa e della cabina di regia riunitasi questa mattina in vista del nuovo decreto anti Covid che entrerà in vigore dopo Pasqua.

Nell’incontro i rappresentanti del Cts, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, avrebbero ribadito la gravità della curva epidemiologica, confermando la linea dura per tutto aprile. E dunque: niente zone gialle sino alla fine del prossimo mese e circa mezza Italia in zona rossa per almeno altre due settimane.


In nessuna regione, dunque, i ristoranti non riapriranno neanche a pranzo e rimarranno ferme bloccate attività come cinema, teatri o palestre. Categorie che beneficeranno di altri sostegni che saranno finanziati con la richiesta di un nuovo scostamento di bilancio, intorno al 10 aprile.

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