La Banda ovvero quell’insieme di suonatori uniti con la passione per la musica da formare un complesso di strumentisti per portare le suggestive “arie” dei grandi compositori negli angoli più solitari

Giuseppe Cantone studia alla Scuola di Musica d’Alessandria, nel periodo compreso fra le due guerre, conseguendo il diploma in corno.


È un musicista preparato a 360°, richiesto dalle orchestre dei maggiori teatri della Penisola, successivamente è stato componente in importanti gruppi orchestrali esibiti per l’EIAR, divenuta Rai, Radio Televisione Italiana; negli anni ’50 del novecento è sui palchi di Zurigo, Basilea, ecc… ove presenta, con successo, le proprie composizioni.  

La perfetta preparazione tecnica ha permesso, al nostro cornista, d’esprimere il desiderio di formare la Banda per la città di Alessandria, con l’appoggio del Sindaco d’allora Nicola Basile, un maestro di scuola, il quale ha condiviso con entusiasmo il pensiero di Giuseppe, trovando un locale nell’attuale scuola elementare Galileo Galilei, divenuta, con il tempo Sede Storica, tuttora puntigliosamente accurata da Angelo Borgia.   

Cantone inizia a contattare alcuni conoscenti, sparge la voce così, a poco a poco, raggruppa un buon numero di persone volenterose alle quali impartisce le prime nozioni, anche a coloro privi delle più elementari conoscenze su le sette note.

Dunque è nata la Banda Civica Giuseppe Verdi, ora vive con il nome di Giuseppe Cantone, proprio in memoria del suo creatore, senza dimenticare il relativo corso di musica per strumenti a fiato e/o a percussione, da accrescere il complesso bandistico sempre in espansione: del resto, chi scrive con orgoglio queste righe, ha fruito degli stessi insegnamenti. 

Il Maestro ha un’altra grande passione: quella della composizione musicale, elaborata attraverso i suoni usciti dal suo pianoforte, scrivendo, riscrivendo le parti per tutti gli strumenti per banda …. Nasce la composizione,/ per motivo surreale,/ aiuta la meditazione,/ nella vita individuale.//  Importante il sentimento,/ forma l’amalgama equilibrata:/ tutto nel cor c’è ben dentro,/ prima d’esser esternata./ Ogni nota, a rigor, già è segnata/ nella forma, con l’armonia,/ ancor n’è completata,/ da combinar con  la melodia./ Scrivi, metti, ascolti, correggi,/ cogli i passi con attenzione:/ provi, togli, rettifichi, rileggi,/ ecco: il grosso della composizione./ Manc’ancor la sfumatura,/ s’incomincia dall’introduzione,/ si prosegue nell’attenta lettura./ Poi  l’aggiunta, un ritocco, la correzione,/ per finir con la stesura… Ecco pronta la COMPOSIZIONE.

Franco Montaldo