Da giovedì anche il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi di Casale Monferrato riaprirà le proprie sale al pubblico. Come previsto nell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, infatti, per le Regioni rientranti nelle zone bianche e gialle: «Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura […] è assicurato, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi».

Con il ritorno da oggi, lunedì 1° febbraio, alla zona gialla del Piemonte, quindi, da giovedì 4 febbraio i visitatori potranno tornare nel complesso museale casalese: «Finalmente possiamo riaprire al pubblico uno dei gioielli della nostra città: il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi – ha sottolineato il sindaco Federico Riboldi – Nel pieno rispetto delle regole, chi vorrà ammirare il prezioso e vasto patrimonio conservato nelle sale dell’ex convento di Santa Croce potrà tornare a farlo! Invitiamo quindi tutti a prenotare la propria visita sul nostro sito o telefonicamente e di venire ad ammirare le novità che abbiamo preparato».


Per gli amanti dell’arte, e del bello, sarà quindi di nuovo possibile scoprire non solo il ricco patrimonio del Museo Civico, ma anche le importanti e suggestive nuove proposte: «Come abbiamo raccontato in questi mesi di chiusura – ha spiegato l’assessore Gigliola Fracchia –, il Museo non si è mai fermato. I lavori e le iniziative di valorizzazione sono proseguiti senza sosta, per giungere preparati a questa attesa riapertura con un’offerta arricchita e più ampia».

I visitatori, infatti, troveranno la prima novità già nel Chiostro di Santa Croce, dove, fino a fine febbraio, potranno ammirare, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, tre delle nove opere monumentali dell’artista Helidon Xhixha installate in alcuni luoghi simbolo della città. Se prima di entrare al Museo si vorrà fare una fotografia a Inner peace, Roccia Marina o Corallo d’acciaio e condividerla sui social con l’hashtag #casalerisplende, si potrà inoltre partecipare al concorso che prevede in palioun disegno dell’artista.

Le novità all’interno del Museo, invece, si potranno trovare in tutte e tre le sezioni: Pinacoteca, Gipsoteca Leonardo Bistolfi e nella sala dedicata a Carlo Vidua.

Pinacoteca

Cinque nuovi Imperdibili accoglieranno i visitatori delle sale del primo piano: iniziativa nata nel 2019, prevede la valorizzazione delle opere più significative della Pinacoteca, con la realizzazione di un’ampia cornice retrostante con colori intensi e brevi pannelli didattici in italiano e inglese che permettano di identificarle facilmente.

Dopo le due opere diventate Imperdibili due anni fa (Vasi di gerani di Angelo Morbelli e  Battaglia degli Albigesi di Pietro Francesco Guala), ora i visitatori potranno soffermarsi su l’Autoritratto di Nicolò Musso, la scultura di inizio cinquecento di Sant’Antonio e il “trittico” risorgimentale di Garibaldi, Vittorio Emanuele II e Cavour.

Da non dimenticare, inoltre, la prestigiosa opera che da pochi mesi arricchisce la Galleria dell’Ottocento: lo Studio di testa di Pellizza da Volpedo proveniente da un privato collezionista che lo ha generosamente concesso in comodato triennale.

Gipsoteca Leonardo Bistolfi

La chiusura forzata degli ambiente dedicati al grande scultore casalese è stata l’occasione per una pulizia straordinaria degli ambienti, che ospitano 170 opere del maestro simbolista che ebbe fama internazionale tra Otto e Novecento. Si è provveduto alla ritinteggiatura delle sale e a un’attenta manutenzione dei gessi da parte di un restauratore abilitato.

Ma la Gipsoteca regalerà ai visitatori anche una nuova opera da ammirare: nella seconda sala, infatti, fa ora bella mostra di sé un piccolo bronzo che riproduce il particolare della testa del Cristo del Crocifisso che lo scultore ideò per la Tomba della famiglia Brayda nel Cimitero di Villarbasse nel 1901.

L’opera è giunta al Museo Civico di Casale Monferrato grazie a un deposito quinquennale offerto da Banca Patrimoni Sella & C. e si potrà ammirare in una teca proprio a pochi centimetri dal gesso che riproduce l’intero Crocifisso.

Da non dimenticare, infine, la grande novità dei giorni scorsi: la sottoscrizione della donazione, da parte degli eredi, dell’importante patrimonio artistico di Leonardo Bistolfi alla Gipsoteca casalese. La ricca collezione consiste in opere di diretta produzione del grande scultore simbolista, tra cui terrecotte, terrecrude, opere in metallo e in plastilina, sculture in gesso e in marmo, medaglie in gesso e monete in metallo, oltre a una vastissima collezione di disegni. Opere che giungeranno a Casale Monferrato nelle prossime settimane e che andranno ad arricchire la già importante esposizione attuale.

Sala Vidua

Nella sala ipogea del complesso di Santa Croce, sede del Museo Civico, è allestita l’interessante mostra Carlo Vidua. Una vita in viaggio, dal Monferrato all’Estremo Oriente (1785-1830) che, grazie al contributo della Regione Piemonte e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, propone parte della straordinaria collezione etnografica dell’esploratore casalese.

Anche questo spazio espositivo regalerà alcune novità ai visitatori. Tra gli oggetti più apprezzati della mostra ci sono stati sicuramente i taccuini cinesi, che riproducono con mirabile maestria fiori, figure femminili e maschili, animali: è stato così deciso di sostituire quelli presenti con altri non ancora esposti. Inoltre sono stati inseriti nuovi pezzi provenienti dai depositi del Museo e in mostra per la prima volta.

Orari e prenotazioni

Il Museo Civico / Gipsoteca Bistolfi è aperto il giovedì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30 e il venerdì dalle ore 10,30 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18.30.

Per accedere alle sale è obbligatorio indossare la mascherina e igienizzarsi le mani con i gel presenti all’ingresso. Gli ingressi sono contingentati e la prenotazione è fortemente consigliata attraverso il form presente alla pagina www.comune.casale-monferrato.al.it/museo-prenotazioni oppure direttamente al numero 0142 444249 o 0142 444309.

«Dopo la prima settimana di apertura – ha spiegato l’assessore Fracchia – valuteremo se rivedere gli orari: dato che saremo costretti a tenere chiuso il Museo nei week-end, non è detto, infatti, che si possano prevedere altri giorni di visita durante la settimana, privilegiando, per esempio, aperture mattutine per far tornare a visitare il nostro patrimonio anche agli istituti scolastici del territorio».