Nei giorni scorsi, personale della Sezione Volanti della Questura di Alessandria traeva in arresto una cittadina italiana resasi responsabile dei reati di oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni e danneggiamento. Nello specifico, gli operatori intervenivano a seguito di segnalazione relativa a dei forti rumori provenienti da un appartamento sito in via 1821 ad Alessandria..

Giunti celermente sul posto, gli stessi udivano della urla di voci femminili provenienti dall’interno di un’abitazione che risultava completamente a soqquadro, con cocci vetro sparsi ovunque e nella quale si riscontrava la presenza di due donne in forte stato di agitazione che litigavano animatamente.


Alla vista degli Agenti, una delle predette si rivolgeva loro con la richiesta di aiuto in quanto temeva per la propria incolumità mentre l’altra, in evidente stato alterazione da sostanze alcooliche, le si scagliava contro con calci e pugni, provocando delle lesioni poi refertate in 3 e 7 giorni di prognosi. Nonostante le resistenze poste in essere, gli operatori riuscivano comunque a bloccare la donna aggredente traducendola presso questi Uffici per gli adempimenti del caso.

Sia durante il tragitto che in Questura, la donna reiterava le sua condotte aggressive, danneggiando l’interno del veicolo e proferendo altresì frasi ingiuriose verso il personale operante il quale, preso atto dell’atteggiamento non collaborativo e lo stato di alterazione, richiedeva l’intervento di personale sanitario, che giungeva poco dopo.​

FOTO DI REPERTORIO

Da successivi accertamenti risultava come la donna, C. F., classe 1977, già nota a questi uffici per i suoi precedenti in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, fosse gravata della misura di prevenzione dell’Avviso Orale del Questore della Provincia di Alessandria, con la quale la predetta era già stata esortata dall’astenersi dal compimento di ulteriori atti contrari alla legge per i quali avrebbe potuto subire una proposta di Sorveglianza Speciale, misura di prevenzione ben più grave. Per i fatti di cui sopra, C. F. veniva tratta in arresto per i reati di cui agli artt. 336, 337, 341 bis, 582 e 635 comma 2 c.p. e la sua posizione è al vaglio della predetta proposta di Sorveglianza Speciale.