Daniele Meneghin (classe 1977) è un musicista e cantautore nato a Conegliano, che già in giovane età scopre ed inizia a coltivare la passione per la musica tanto da intraprendere presto lo studio del pianoforte e della chitarra. Musica che sin dall’infanzia sente quale personale esigenza primaria, necessità di scrivere e suonare di quello che vede e che esperisce, in primis, nell’intimo – senza la presunzione di credere di dire verità o tentare di acquisire proseliti. “La mia musica sono io” esordisce subito Daniele, specificando che per lui è stato naturale crescere insieme ad essa ad indicargli la strada da percorrere. 

Nel corso della sua carriera artistica si è esibito in diverse formazioni artistiche, sperimentando vari generi e partecipando a festival e premi musicali. È nel 2003 che Daniele Meneghin incide il suo primo disco da solista, “Prove d’autore”. Nel 2004 invece l’incontro con il poliedrico pianista/tastierista e arrangiatore Gilberto Martellieri, che cinque anni dopo lo porta alla realizzazione del suo secondo lavoro discografico intitolato “Bertoldo si confessa ridendo” – ed è grazie a tale disco che comincia anche la collaborazione con il noto chitarrista Osvaldo Di Dio. Da quest’ultimo album vengono inoltre estratti due brani, “Aamerica” [https://youtu.be/YmFJYeqiA5o] e “Son qua” [https://youtu.be/Rlkx1xOn30Q].


Ed è poi del 2014 il terzo cd di Daniele Meneghin dal titolo “Il Prossimo”, il cui filo conduttore sono le sonorità di strumenti live. Per codesto progetto sono stato girati i video “Ponti di legna” [https://youtu.be/8XvDJt0SCjw] e “Me gusta cuando callas”, canzone presente come ghost track nonché omaggio al grande poeta Pablo Neruda [https://youtu.be/UHZTP5ZgYFc].  

Nel 2016 l’artista veneto è ancora in studio con Osvaldo Di Dio e, con il prezioso supporto di Paolo Iafelice, incide il quarto album “Animali, uomini & occasioni” che apre così la via alla collaborazione con la casa Adesiva Discografica. Da qui vengono tratti tre singoli ovvero “Protone”, “Luce (ti prego rispondi)” e “Alba”. Infine a dicembre 2018 viene pubblicato il video di “Mariposas”, la versione spagnola della canzone “Farfalle” contenuta nell’ultimo disco di Daniele [https://youtu.be/tRq1OkKHLqo].

Proprio ed altresì a proposito di nuovi album quali l’inedito “Gesto atletico”, in uscita nel 2021, abbiamo intervistato Daniele Meneghin per la nostra rubrica Oggi Musica. Questi ha esordito affermando come <<Una parola che mi piace molto è “fare”: sono una persona alla quale piace appunto fare e, di conseguenza, metto in pratica ciò pure nella musica>>. Non a caso “Gesto atletico” allude in maniera esplicita al movimento che identifica la performance dello sportivo, ossia a quel qualcosa in più che per il cantante coneglianese fa la differenza. E subito il quarantatreenne aggiunge <<Questo disco (cioè “Gesto atletico”) è il mio di gesto atletico, è un album differente rispetto alle mie precedenti produzioni; è un salto verso altre sonorità …Mi entusiasma pensare ai brani del cd che uscirà il prossimo anno come a piccoli gesti atletici che raccontano l’attuale fase della mia vita>>.     

In avvio di conclusione, a proposito del singolo squisitamente pop “Siamo Uomo” [https://youtu.be/dqHK8JLKxSg], Daniele Meneghin spiega meglio la propria esigenza comunicativa. Forte la volontà di sottolineare l’esistenza di una pluralità di connotati tipici delle creature viventi, tuttavia nella consapevolezza di un’essenza comune consistente nell’essere tutti in egual misura esseri umani. Non per niente egli chiarifica <<“Siamo Uomo” è un piccolo inno all’uguaglianza vista attraverso gli occhi di una persona normale, che conduce una vita normale, con annesse difficoltà. Noi tutti Siamo Uomo e sarebbe un bel punto di partenza se ciascuno di noi ne prendesse coscienza. Il protagonista della canzone è contestualizzato nel nostro tempo, circondato da mille storie e paure e vari eventi ma comunque sempre spinto in avanti dall’amore in una Milano immaginifica (rappresentata sullo sfondo dell’appena sopraindicato videoclip, con alla regia Alessandro Cracolici)>>. Milano che, per Daniele Meneghin, è una città con molte contraddizioni però altrettante risorse. Milano che a lui piace tanto, che sente sua e nella quale si trova bene, e che in virtù dell’essere abitata da individui parlanti lingue assai differenti potrebbe a ragione contestualizzarsi in qualsiasi angolo della Terra.

Infine prima di salutarci Daniele ci confessa che, a suo avviso, uomini e donne sono semplici anime che abitano – con una veste corporea – un Pianeta e che in quanto tali (vale a dire in quanto anime) non hanno un genere, non hanno un colore e pertanto nemmeno dovrebbero sventolare, urlando, alcuna bandiera a tentare di sovrastare altre creature. Desiderio del cantautore è quindi portare e trasmettere, con “Siamo Uomo”, un po’ di rilassatezza sociale al di là del pur utile e piacevole “intrattenimento”.

Giulia Quaranta Provenzano