Riceviamo e pubblichiamo da parte del PD di Tortona:

Verso la fine di febbraio venivano diagnosticati presso l’ospedale cittadino i primi casi accertati di Covid 19, da allora la vita di molti concittadini è stata sconvolta. Dopo qualche giorno il nosocomio cittadino è stato identificato come ospedale Covid, primo in regione, ed ancora oggi è adibito esclusivamente a tale utilizzo, In questi due mesi l’ospedale di Tortona ha svolto una funzione importante e delicata per il territorio provinciale e non solo.


Nel frattempo la diffusione della pandemia oltre ogni previsione ha reso necessario adibire reparti Covid in tutti gli altri ospedali della provincia. La tendenza al miglioramento degli ultimi giorni sta permettendo di alleggerire gli altri ospedali e di ritornare a concentrare gli ammalati a Tortona.

Potremmo affermare, oltre ogni ragionevole dubbio, che il nostro ospedale sta svolgendo un ruolo fondamentale nell’affrontare questo problema di sanità pubblica, con dotazioni non sempre realmente efficaci, ma compensate dal grande sacrificio degli operatori. Sicuramente l’aumento dei letti di terapia intensiva-subintensiva, dei letti di degenza ordinaria e l’arrivo di nuove attrezzature sono stati fondamentali, ma rimane ancora da risolvere il problema degli organici del personale medico-infermieristico, e dell’organizzazione interna rispetto ai collegamenti con gli altri ospedali, e in particolare con il territorio Il punto di domanda in questa fase è come continuare a garantire una risposta ottimale sia ai malati-covid sia a tutti coloro che necessitano di cure.

Se, come è ipotizzabile, il nostro ospedale rimarrà presidio Covid per molto tempo, dobbiamo domandarci se riuscirà ad assolvere a pieno a questa nuova mission con l’attuale organizzazione (organico del personale medico e infermieristico) e quale sarà la destinazione di tutti coloro che necessitano di cure no-Covid. Sarà ancora per molto tempo totalmente chiuso verso i numerosi ammalati di altre patologie presenti nel bacino del tortonese? Quando eventualmente potrà in parte riaprire auspicando anche una sinergia più stretta con la medicina territoriale? Non dimentichiamoci che nell’ ambito della medicina territoriale devono essere gestiti numerosi pazienti Covid con trattamento domiciliare e pertanto la sinergia tra presidio ospedaliero e medicina territoriale è fondamentale.

Come ottimizzare il servizio per il bene della cittadinanza? Un potenziamento immediato, vista l’unicità attuale dell’ospedale, potrebbe passare attraverso: – una vigorosa azione di assunzione di personale dedicato – il rafforzamento di reparti fondamentali in questo momento come la Rianimazione, la Radiologia e la Microbiologia, reparti che potrebbero affiancare in modo più incisivo l’azione delle altre SOC (Strutture complesse Medicina-Chirurgia-Ortopedia-Trasfusionale) presenti prima della voltura a Ospedale Covid. È urgente identificare “percorsi puliti” per riattivare una serie di servizi ai pazienti non Covid che hanno bisogno di assistenza presso il nostro ospedale. Troppe visite ed esami risultano inevasi senza indicazioni di alternative o di tempi di risoluzione.

Al tempo stesso è necessario essere un riferimento certo per i pazienti Covid non ospedalizzati, anche attraverso la possibilità di istituire una diagnostica domiciliare. (Radiografie-prelievi-tamponi-elettrocardiogrammi) Superata l’emergenza deve ripartire con forza l’azione di riqualificazione dell’ospedale cittadino con il rientro completo di tutte le attività specialistiche attualmente dirottate verso altri ospedali : Ortopedia, Chirurgia, Senologia, Otorino, Oculistica, attività Cardiologica . In particolare è di fondamentale importanza l’apertura della Riabilitazione, che dovrebbe anche prevedere nuove funzioni di tipo riabilitativo in campo neurologico e cardiologico. Riuscire ad avere risposte chiare in tempi certi è fondamentale per l’Ospedale cittadino perché è un legittimo diritto di Tortona e del Tortonese tutto.

Partito Democratico – Sezione di Tortona